Prosegue il mio personalissimo mese di grazia in ambito progressive metal con un’altra band tutta italiana, i Metaphysics, arrivati al debut album dopo qualche anno di gavetta. Un debutto col botto, in grado di conquistare il cuore di tutti i progster non solo dentro i nostri confini.
Pezzi fatti di mille colori, con arrangiamenti di gran classe (a volte perfino geniali) e melodie affascinanti. Da ricordare le sperimentazioni ritmiche che rendono tutte le canzoni intricate e mai banali. Ottima la voce, notevoli le chitarre, ma a livello strumentale direi che siamo così in alto che risulta superfluo anche parlarne.
Difficile davvero dirvi da cosa iniziare per conoscere questi ragazzi, perché ascoltare questo lavoro per intero non vi lascerà annoiati, anzi, vi porterà a scoprire un mondo fatto di sorprese a non finire e tanta, tanta qualità.
Come inizio è sorprendente, ragazzi miei, mi auguro davvero di risentirvi presto!
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