Copertina 8

Info

Anno di uscita:2012
Durata:48 min.

Tracklist

  1. QUIETE
  2. PER SEMPRE TUA
  3. NUMERI DA RICORDARE
  4. COME UN OCEANO
  5. 77
  6. IL CONFINE
  7. J.
  8. BAMBOLE
  9. SEI IL MIO VELENO
  10. L’ESSENZA
  11. IGUANA
  12. M DORME

Line up

  • TestaQuatra: vocals
  • Davide Angeleri: bass
  • Corrado Falletti: guitar
  • Andrea Quaglino: guitar
  • Fabrizio Pedico: drums
  • Carlo Leccioli: cello

Voto medio utenti

Tornano i rockers “espressionisti” Desidia e devo dire che il loro “L’essenza” rappresenta un passo importante nel percorso di maturazione del valente gruppo piemontese.
Rispetto al precedente “L’imperfezione”, già molto intrigante, la nuova autoproduzione realizzata dai nostri torinesi aggiunge una dose supplementare di “messa a fuoco” e incisività compositiva, capace di dare luogo a canzoni poetiche e assai ispirate, raffinate e carismatiche eppure anche dotate di quella magica peculiarità che le rende accessibili senza scadere mai nel banale.
La musica dei Desidia è uno “strano caso” di eterogenea concentrazione d’influenze che si esprime in assenza di palese “soggezione”, si muove con sicurezza e acume tra “tradizione” e “alternativa” in un misto di rock classico, grunge e cantautorato, il tutto solcato da un gusto melodico davvero magnetico, in grado di scaraventarli lontano, là dove “osano” solo le formazioni ad elevata visibilità “commerciale”.
In questo senso, pur senza sprofondare nel grigiore di certo mainstream, la sorniona “Per sempre tua”, la deliziosa “Numeri da ricordare” e pure la ballata elettro-acustica “Il confine” (con un pizzico di Timoria nell’impasto), potrebbero finire per piacere “addirittura” al pubblico di Ligabue e Negrita e l’istantaneità armonica di “Come un oceano” sarebbe perfetta per i palinsesti radiofonici specializzati più in auge, se solo i loro curatori fossero veramente attenti a quello che accade nel nostro convulso underground.
Per chi cercasse, poi, soluzioni maggiormente “torbide” c’è sempre “Quiete” (dalle tenui reminiscenze Afterhours-iane e la sfuggente suggestione si ripeterà anche in altri momenti del programma …), o le volubili venature hard-blues di “77”, contraddistinta ancora da un seducente ritornello, oppure ancora l’afflato di grunge psichedelico (vagamente alla Ritmo Tribale) che avvolge la suggestiva “J.”.
L’intimità di “Bambole” vi toccherà nel profondo, la title-track è un gioiellino che si nutre di pathos fluttuante, “Iguana” è una brillante celebrazione del mito di Iggy Pop (e Dorian Grey …) e “M dorme” chiude l’album sotto forma di breve strumentale chitarra / basso, tanto “essenziale” quanto gradevole.
Testi realmente affascinanti e una perizia tecnico-espressiva di ottimo livello (plauso particolare alle capacità interpretative di TestaQuatra e segnalazione speciale per il violoncello di Carlo Leccioli, che regala ulteriore distinzione ai componimenti), completano le note di un disco molto riuscito sotto tutti i punti di vista (compresa la veste grafica, laddove la resa sonora appare perfettibile, ma con tutte le “attenuanti” dovute a un’incisione “autogestita” …), per una band che oggi ha concretamente tutti i mezzi necessari per uscire dal “pantano” dei sotterranei musicali del Belpaese … molto bene.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 giu 2015 alle 08:40

x me nn dovevano maturare. al demo in inglese si sarebbero dovuti fermare...oppure cambiare nome band. soggettivamente-riferito a quelli del gruppo o chi lo produce-nn si capisce ma da un mito e' caduto un mito e' calato :(

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