Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:50 min.
Etichetta:EMI

Tracklist

  1. WIND IS CALLING (HUSH THE WIND)
  2. GONE GONE GONE
  3. BLACK ROSES
  4. NOW AND THEN
  5. DANGEROUS SMILE
  6. FOR YOU
  7. CALL IT LOVE
  8. ROBIN RED BREAST
  9. ALONE WITH FATE
  10. IN TIME

Line up

  • Candice Night: all instruments

Voto medio utenti

Delusione! Per il primo lavoro da solista di Candice Night era lecito avere delle alte aspettative ed invece... Ma andiamo con ordine. Lei è famosa per aver sposato un certo Ritchie Blackmore ed aver creato insieme a lui il gruppo di menestrelli denominato Blackmore's Night, dove la nostra ha dimostrato di non essere solo bella ma anche bravissima, componendo insieme al marito, riarrangiando brani folcloristici e cantando con voce di fata tutto il repertorio che spazia dal folk alla musica medievale e rinascimentale. Dopo otto album in studio, due live e tre dvd dal vivo, più una raccolta, i menestrelli sono scivolati nel cliché e nella routine e da artisti sono passati ad essere professionisti. Non mi aspettavo una copia dei Blackmore's Night più ispirati, non avrebbe avuto senso, ma nemmeno un prodotto di plastica, patinato, iper prodotto (da Pat Regan, già al lavoro con Rainbow e Blackmore's Night), che guarda alle classifiche in maniera sfacciata. Wind is Calling richiama il pop folk dei The Corrs; il primo singolo estratto, Gone Gone Gone (pronta già dal 2009), se l'avesse scritta e cantata Sheryl Crow, sarebbe stata più dura; Now and Then, cover dei Blackmore's Night, non sarebbe sfigurata nella colonna sonora del telefilm La Casa nella Prateria. Dangerous Smile è una finta canzone hard rock, con chitarre che tendono da quella parte ed arrangiamenti che, invece, tendono al pop più commerciale; anche la voce cerca di essere grintosa e rock ma è quasi irritante; Call it Love la prenderebbero per uno spot pubblicitario. Ma come scritto sopra, la signora Blackmore è una professionista e pensa che non le convenga alienarsi le simpatie di coloro che l'hanno resa famosa, cioè gli amanti della musica folk. Ed ecco, quindi: Black Roses (che risale addirittura al '95), Robin Red Breast, Alone With Fate e In Time, pezzi nello stile che conosciamo, dove sfodera la sua voce elfica. Quattro pezzi, però, son troppo pochi per il classico colpo al cerchio e alla botte, non servono a non far scappare a gambe levate i fan ma, probabilmente, renderanno questo album ancora più appetibile per gli ascoltatori più generici, che li troveranno così "particolari"! Se apprezzate questo tipo di rock easy listening e da classifica, il disco è da dieci tondo. Altrimenti andate a rispolverarvi la discografia di Enya, vi darà molta più soddisfazione.
Recensione a cura di Laura Archini

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 14 ott 2012 alle 12:48

Candy e Ritchie, che gran coppia! Sarei tentato di sottoporli a una "Cura Ludovico" legati abbracciati e costretti a guardare California Jam '74 delle gloriosa MarkIII dei Deep Purple per 72 ore di seguito. Scusate il commento da matto. Ma i Blackmore's Night mi risultano finti e intollerabili. Voi che siete più esperti di me, ma Blackomore è impazzito prima o è stato plagiato stile Lennon-Yoko Ono da questa signora? Scusa Laura, non pensare che voglia mancare di rispetto a quanto hai scritto. eh non aggiungo nient'altro... 'sti 2 sono l'esempio della rincoglionaggine.. ma chi cazzo se li caca..

Inserito il 13 ott 2012 alle 18:12

Ennio, Blackmore è nato pazzo, nel bene e nel male! eh, genio e sregolatezza, hai ragione!

Inserito il 13 ott 2012 alle 15:17

Ennio, Blackmore è nato pazzo, nel bene e nel male!

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