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Info

Anno di uscita:2012
Durata:21 min.
Etichetta:Self-released/independent

Tracklist

  1. MAN OF IRON (BATHORY COVER)
  2. DIE LIEBE NERPUS (BURZUM COVER)
  3. DEN BORTDREVNE REGNBUEN (MORTIIS COVER)
  4. RING OF GOLD (BATHORY COVER)
  5. SLOTTET I DET FJERNE (DARKTHRONE COVER)
  6. PUREZZA DI SPIRITO

Line up

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I Superior Rage sono un progetto black metal italiano attivo dal 2006 e fino ad ora autore di diversi demo che ne limitano il campo di azione all'underground della scena estrema locale.
Dietro il gruppo in verità si cela l'operato di un solo personaggio che a volte si è avvalso di altri musicisti, più spesso ha fatto tutto da solo anche se, come leggiamo dalla bio, i Superior Rage sono intenzionati a diventare un gruppo vero e proprio.
Per il momento in pianta stabile c'è il solo bassista Markus oltre al mastermind e per adesso i Superior Rage sembrano essere alla ricerca di una identità precisa.
"Fire Eternal II" è la prova di quanto appena detto: si tratta di un insieme di cover di Bathory, Burzum, Mortiis e Darkthrone tutte riproposte in chiave ambient senza ausilio di strumenti "tradizionali" ed è un lavoro che segue "Fire Eternal" che invece conteneva cover di stampo raw black metal.
I pezzi riproposti ci danno una idea parziale di quelle che sono le influenze e le basi sulle quali si muove il gruppo e tutto sommato costituiscono un ascolto piacevole e rilassante: è interessante ascoltare un brano come "Slottet i det fjerne" dei Darkthrone rifatto in questa versione così come è suggestivo ascoltare le composizioni di Bathory in una dimensione nuova, mentre i pezzi di Burzum e Mortiis mantengono molti punti di contatto con gli originali.
L'album si chiude poi con "Purezza di spirito" brano inedito di ambient music sognante e quasi marziale vicino alle composizioni elettroniche del Conte.
In conclusione posso dirvi che non mi sento di assegnare nessun voto per un lavoro fatto quasi esclusivamente di cover e aspetto che i Superior Rage ci offrano qualcosa di loro, magari unendo questo amore per la musica ambient con il black metal più oscuro del quali si sono fatti interpreti nei lavori precedenti.
A presto.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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