Quello dei
Von è un nome "leggendario" nel mondo del Black Metal (ricordate quale t-shirt indossava Varg Vikernes al suo processo?), uno di quelli che di solito si cita parlando delle origini del genere.
La band americana, di San Francisco, è esistita per pochi anni essendo stata fondata nel 1987 da
Jason "Venien" Ventura e
Shawn "Goat" Calizo per poi sciogliersi nel 1992 dopo aver realizzato due soli demo.
Riformatosi nel 2010, il gruppo riesce finalmente ad esordire sulla lunga distanza, ad oltre vent'anni dalla sua nascita, solo adesso, per volontà del leader ed unico membro rimasto
Venien, attraverso questo
"Satanic Blood" che altro non è se non una raccolta di vecchie canzoni ri-registrate e alcune nuove composizioni.
Detto tutto questo, risulta molto difficile dare un giudizio del disco in questione, che praticamente esce fuori tempo massimo, senza considerarne la valenza storica e concentrandosi unicamente sulla musica propostaci.
Quello che ci viene offerto nei 19 brani dell'album, sia quelli storici che quelli nuovi, è un black metal primordiale, grezzo fino al midollo, quasi costantemente in blast beat, basato su pochi accordi e caratterizzato da vocals ai limiti del growl distanti, per tanto, dalla tradizione scandinava del genere.
Un suono, quindi, che per ovvie ragioni storiche risulta superato e molto lontano dall'attuale scena ma che, forse proprio per il suo essere a-temporale, ha un fascino ed una
malignità difficilmente riscontrabili altrove.
"Satanic Blood" , con pezzi come la storica ed inquietante
"Blood Von" o le brevissime schegge impazzite
"Evisc" e
"Goat Christ" farà la felicità dei nostalgici dei primissimi anni '90 e va considerato come un'opera di recupero "storico" nonchè un tributo ad un gruppo che avrebbe meritato ben altra fortuna essendo la qualità della sua musica non distante da quella di nomi ben più blasonati che hanno contribuito a creare quello che noi oggi chiamiamo metallo nero.
Certo, qui c'è anche puzza di bruciato, considerando il, non tanto velato, desiderio di tirare su qualche soldo prendendolo dalle tasche dei più incalliti tra i black metallers, ma resta il fatto che chi non conosce questo gruppo seminale farà meno fatica a trovare
"Satanic Blood" che i primi demo o le successive raccolte.
Io non posso dare un voto a questo lavoro essendo impossibile, come vi ho già ricordato, giudicare pezzi come questi nell'ottica dell'anno di vostro signore 2012, ma vi consiglio comunque di dare un ascolto a questo puro concentrato di blasfemia ed odio avvertendovi che difficilmente troverete roba simile in giro.
Per appasionati.
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