L’etichetta newyorkese Tee Pee ci ha abituato a produzioni molto variegate, che spaziano in filoni musicali anche distanti tra loro. Ad esempio, gli
Hopewell sono una band di Brooklyn attiva da oltre dieci anni, il cui stile amalgama un tipo di rock anni ‘90 sul genere di Spiritualized e Mercury Rev con la moderna pop-psichedelia di Black Mountain, The Black Angels, ecc.
Il presente Ep doveva proprio vedere la collaborazione del gruppo con il cantante dei Mercury Rev, assente dalle scene da molti anni, ma all’ultimo momento questi ha rinunciato per motivi non ben chiariti. Gli Hopewell non si sono persi d’animo, ed hanno chiamato un altro vocalist di lungo corso: Mark Gardener dei Ride. Insieme hanno registrato la cover di “Needle in the camel’s eye”, vecchio pezzo di Brian Eno, della quale è stato realizzato anche un video.
Questo è il pezzo trainante del presente lavoro, contenente in tutto cinque brani. “The king & the canary” è una catchy-song dai contorni pop melodici; “This is this” invece ha qualcosa di pinkfloydiano ed un’atmosfera gradevolmente morbida; “Over the mountain” è decisamente più trippy, obliqua e sfrutta il sax acido di Mark Marinoff (Chemical Brothers); infine “The six knowables” esplora territori psych/drone ed è certamente la più sperimentale del lotto.
Una formazione particolare, ibrida, difficilmente collocabile, che può ricordare nomi quali The Black Keys, Horse the Band, The Body & Braveyoung, ed altri progetti trasversali di tale genere. Comunque, l’Ep non contiene materiale davvero ispirato e la stessa cover di Eno non pare così travolgente. Penso sia meglio attendere realizzazioni più corpose, per dare un giudizio maggiormente approfondito su questi alfieri del rock alternativo.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?