Una vita dedicata alla musica per
Daniel Trigger, cantante e autore britannico da anni impegnato nella composizione di brani propri sia da solista che con la band omonima. Nel 2012 è il turno del nuovo album Infinite Persistence, una vera e propria chicca per tutti gli amanti dell’hard rock melodico, pur leggermente penalizzata da una produzione non sempre all’altezza.
La cosa che balza all’orecchio fin dal primo ascolto è la mancanza assoluta di filler, in un disco dove i pezzi brutti sono banditi. E già dall’inizio la strada percorsa da Trigger è ben chiara: grandi soluzioni corali, linee vocali accattivanti e ottimi riff. Il genere proposto spazia dall’hard rock anni ’80 alla Bon Jovi a richiami Europe, fino ad arrivare a qualche pezzo decisamente più moderno e accostabile ai Gotthard di Domino Effect o Need To Believe.
Certo, il divario rispetto alle band appena citate è ancora presente, ma con un pochino di personalità in più il gioco è veramente fatto. Forza Daniel, ti aspetto alla prossima, sono sicuro che il discone è alla tua portata!
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