Una nuova gradevole proposta che arriva dalla Svezia, i Nubian Rose capitanati da Sofia Lilja Åkerlund e da quanto si deduce dalla line-up pare sia una band a gestione familiare.

Hard Rock molto adatto allo scenario contemporaneo ma dalla forte eco anni ’80, che presenta molte ispirazioni interpretate in Mountain, questo loro album di debutto, quasi alla stregua di un tributo; spiccano subito i riferimenti alla musica degli Scorpions come testimonia “Living for Tomorrow”, palese rivisitazione di “Rock You Like An Urricane” e l’elenco continua con nomi come Whitesnake, Motley Crue, e per certi versi anche Van Halen e AC/DC e non solo.
Importante il tocco heavy che rende questo disco duttile e versatile tanto che ha buone probabilità di farsi apprezzare su più fronti. Tocco presente praticamente in tutte le tracce ad eccezione delle della lenta “How I am” la cui riuscita è affidata interamente alla voce di Sofia, vero pilastro della formazione grazie a un timbro imponente e che ben si adatta alle diverse sfumature musicali che troveremo in questi dieci brani. Ma se la voce costituisce l’elemento portante c’è da dire che l’opera dei due chitarristi pone delle fondamenta solide su cui si innalza questo Mountain: dai riff ai solos passando per la ritmica i presupposti da rocker annunciati vengono rispettati pienamente e la riuscita di questo disco è cosa facile per la band, pur considerando che tra influenze ed emulazioni il livello di originalità perde qualcosa.

Come dicevamo in precedenza Sofia vanta doti vocali notevoli e anche lei molto si rifà alle vere Ladies del rock, tanto che incontriamo anche la cover di “Close My Eyes Forever” originariamente interpretata da Ozzy Osbourne e Lita Ford, bella l’idea e buono anche il risultato anche se Lita rimane sempre Lita.

Dunque siamo di fronte a un’altra band che già all’esordio si dimostra interessante ma ci aspettiamo che in futuro ci arrivino conferme se possibile più di carattere.