Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2012
Durata:50 min.
Etichetta:Season Of Mist

Tracklist

  1. VIOLENCE IS GOLDEN
  2. HUNT WITH MURDERWORMS, SCULPT WITH FLIES
  3. THE GIFT OF THE FURNACE
  4. FIELDS OF THE CRUCIFIED
  5. ENDZIEL
  6. THE SORROW CHILDREN AT MOURNINGSIDE
  7. 30 SECONDS IN THE KILLHOUSE
  8. UNRELENTING FUCKING HATRED
  9. THE GALLOWS AND THE BLACK COFFIN
  10. THE FEEDING HABITS OF HOMO HORRIBLIS

Line up

  • Fredrik Widigs: drums
  • Dark Rage: guitars
  • Alvater: keyboards, bass, sampling
  • Lord Worm: vocals

Voto medio utenti

E' indubbio che la presenza di musicisti di spicco o comunque importanti nelle fila di un gruppo emergente finisca per attirare le attenzioni di fan e stampa specializzata. E' questo il caso dei canadesi Rage Nucleaire che possono vantare dietro al microfono la presenza di Lord Worm, storico singer dei grandissimi Cryptopsy, che in questa sede mette la propria ugola al servizio di "Unrelenting Fucking Hatred", primo full length del combo. La proposta musicale dei Rage Nucleaire è però ben distante dal death metal tecnico e brutale dei Cryptopsy, ed è nettamente più orientata verso un black metal dalle tinte moderne: chitarre dal suono vagamente zanzoroso e lo-fi, batteria furente, tastiere mai invadenti che danno un tocco apocalittico ai brani e l'immancabile voce disumana di Lord Worm, a completare il maelstrom sonoro di "Unrelenting Fucking Hatred". I pezzi si caratterizzano tutti per una durata mediamente elevata (5-6 minuti), ma riescono a tenere sempre viva l'attenzione, anche se verso il finale del disco si tende a prendere un po' di interesse verso l'album, a causa probabilmente delle poche variazioni sul tema che i Rage Nucleaire offrono. In tal senso una sfoltita alla tracklist avrebbe aiutato a rendere l'album meno omogeneo e monotematico, anche se canzoni come "Violence Is Golden", "Endziel", "Hunt With Murderworms, Sculpt" o "The Gift Of The Furnace" sanno il fatto loro.
"Unrelenting Fucking Hatred" è un discreto disco di esordio, certamente impreziosito dalla presenza e dall'apporto vocale di Lord Worm, il cui timbro ancora oggi suona animalesco e fuori dalla grazia di Dio. Per la prossima prova in studio conviene però che i Rage Nucleaire diano una limata al proprio sound, concentrando maggiormente le canzoni e limitando il numero di brani in tracklist.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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