A volte è sufficiente leggere i titoli di un disco per intuirne il genere. Cosa ci si può aspettare da un disco chiamato “
Death Hammer” (che, tra l'altro, è anche il titolo dell'ultimo lavoro degli
Asphyx) al cui interno vi sono brani come “
The Westboro Massacre”, “
The Shrine of Dahmer” o “
Ejaculate While Killing”?
Provenienti dalla città di
Taunton,
Inghilterra, i
Flayed Disciple sono un furioso quintetto alle prese con un debut album di tutto rispetto. Le intenzioni del gruppo s'intuiscono sin dall'incipit dell'album: il suono di una motosega, un grido. Poi, una voce proveniente da una volante della polizia chiede rinforzi perchè nella città di Taunton “
5 uomini hanno ucciso delle persone con un martello e ne conservano i cadaveri putrefatti in cantina”. Che gioia!
Thrash/Death Metal puro, veloce, furioso e incazzato.
Inizio subito col dire che non siamo davanti ad uno di quegli album statici di
thrash/death fine a se stesso. La varietà compositiva è uno dei loro punti di forza, con frequenti cambi di tempo: up tempo che si alternano a rallentamenti improvvisi, per poi esplodere in sfuriate degne dei migliori
Nuclear Assault. Hit da classifica è “
Interceptor”, brano perfetto per un violento pogo durante in concerti, con un ritornello che vi si pianterà in testa senza mai più abbandonarla. L'amore per il gore si respira un po' ovunque e titoli come la già citata “
Ejaculate While Killing” o “
Feast in the Forest of Impaled Bodies” non lasciano molto spazio all'immaginazione.
Ottimo il lavoro del singer
Tim 'Death Chuggin' Whyte che ricorda molto una via di mezzo tra il timbro di
Glen Benton e quello malato di
Chris Barnes. Tanto di cappello anche per la coppia di chitarristi formata da
Thurston Howe e
Jon Whitfield, che ben riescono a coniugare l'amore per il vecchio
Thrash Metal molto vicino agli Slayer, a quello per il
Brutal Death Metal di
Cannibal Corpse in primis, con degli assoli lancinanti, brevi e precisi, tecnici si, ma mai atti a dimostrazione di inutile virtuosismo.
Ultima traccia di “
Death Hammer” è “
Pig”, brano di 8 minuti che chiude questo ottimo debutto, un album che merita più di un semplice e distratto ascolto.
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