Copertina 8,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2012
Durata:non disponibile
Etichetta:Psychonaut Records

Tracklist

  1. PAPER WAVES
  2. MELTDOWN
  3. PARALYZED
  4. HEROES FOR GHOSTS
  5. GEMINI I
  6. MISSING SEASONS
  7. I CAN SEE FOUR MILES
  8. GEMINI II

Line up

  • Silje Wergeland: vocals
  • Hans Rutten: drums
  • René Rutten: guitars
  • Marjolein Kooijman: bass
  • Frank Boeijen: keyboards

Voto medio utenti

Secondo atto per i The Gathering con la nuova formazione che vede Silje Wergeland cimentarsi al microfono. Anneke non la si dimentica facilmente ma la nuova singer dimostra che i tempi dei rimpianti e dei dubbi nutriti dai loro fan possono dichiararsi ormai conclusi definitivamente pur se l’amaro in bocca rimane.

Inutile dire però che Disclosure rappresenta comunque la prova del fuoco per questa band che aveva molte possibilità di bruciarsi in un paio di album e invece con estrema freddezza si ripiazzano là dove molti li avevano lasciati; il precedente The West Pole per certi versi transitorio si era rivelato una dimostrazione di coraggio dato il momento critico attraversato, i risultati sono stati più che buoni ma adesso ci propongono l’album della (ri)consacrazione, nel caso ce ne fosse bisogno.
Non fraintendete, con questo non voglio dire che ci sia stato un ritorno alle sonorità che avevano caratterizzato gli albori della loro carriera né tantomeno si abbandonano alle trame oscure una volta più fitte e che adesso si intravedono tra armonie variopinte, un po’ come quando al calar del sole sul rossore dell’orizzonte cominciano a stendersi le brame della notte già sfidate dalle luci della città.

Rispetto al primo lavoro delle nuova era si percepisce comunque un atteggiamento compositivo maggiormente disinvolto che trova riscontro anche in un’esecuzione che permette a Silje Wergeland di ritagliarsi spazi e attenzioni maggiori e di sottolineare che la scelta della cantante norvegese si è rivelata un successo. Già “Paper Waves” sfoggia i tratti di un rock (o di quel che ne è rimasto) visionario che continua a mostrare risvolti interessanti nella sperimentazione; “Heroes For Ghosts” rappresenta invece il sunto di ciò che adesso è la loro proposta, puntando su ambizioni a una psichedelia sfumata da retroscena se vogliamo anche sinfonici carpibili pressoché in tutto l’album, siamo quasi sugli undici minuti che da soli varrebbero il prezzo del disco. Andando avanti incontreremo “I Can See Four Miles” a presentarci in un certo senso gli stessi obiettivi mostrando però il rovescio della medaglia, fatto di suoni più irruenti e di una ricerca che rispetto al contesto pare d’avanguardia.
Le due “Gemini” ci mostrano due interpretazioni differenti, come di un anima sdoppiata che media il medesimo messaggio (simili anche nei testi) attraverso background musicali divergenti, più movimentato il primo ed etereo il secondo; se ricordate bene un altro sdoppiamento lo ritroviamo in Mandylion con “In Motion #1 e #2” , forse il miglior disco dei The Gathering e magari questa citazione vuole sottolineare il valore di Disclosure comparandolo alla loro opera magna.

Il voto è da riferirsi non solo a Disclosure, ma anche a una band che si erge ancora orgogliosa senza aver dato particolari colpi di reni, anche perché a pensarci bene non si può dire che sia mai caduta!

Recensione a cura di Salvatore Sanzio

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 31 dic 2012 alle 18:59

I can see four miles... che pezzo! favoloso!

Inserito il 27 dic 2012 alle 14:02

in effetti Mephys, continuare con i paragoni credo non abbia più senso...

Inserito il 26 dic 2012 alle 14:05

grande album,di una grande band...bella anche la recensione che (credo volutamente) non entra nel solito Anneke o non Anneke...

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