I veterani
No More Fear giungono al terzo full-lenght, il presente “
Mad(e) In Italy”, disco che mette a frutto anni di esperienza e il cui titolo dice già tutto (o quasi).
La band risce, lungo le nove tracce del disco, a dipingere uno spaccato di realtà italiana, farcendolo di death metal primitivo e brutale sporcato dal folklore nostrano, con l’uso di strumenti atipici per il genere quali il mandolino o il marranzano.
Il risultato è tanto particolare quanto valido.
Dall’iniziale “
150 years”, dedicata ai 150 anni della nostra Unità, passando per “
Taranthell” e “
Cemento Armato”, fino ad approdare a “
Don Gaetano” (stupenda), è un profluvio di quanto di buono e di cattivo c’è nella penisola, raccontato con maestria e dovizia di particolari dai
No More Fear.
Dal punto di vista musicale la band non si limita ad utilizzare gli strumenti folk in maniera estemporanea ma cerca, anche con i consueti strumenti e il songwriting, di ricreare un sound tradizionale italiano. Prendete “
Ass E Mazz”, ha una linea melodica che è tipica della tradizione popolare della cultura rurale del nostro paese, ma rivisitata in chiave death metal.
E veniamo al death metal. Non è insensatamente brutale, anzi è ragionato ed articolato, anche se non manca di intensità. E si badi bene, non è death metal più qualcos’altro, ma è vera contaminazione, è piena incorporazione di elementi alieni in un sound già codificato e standardizzato.
L’ascolto di questo “
Mad(e) in Italy” è una continua esperienza che, tuttavia, ha il difetto di essere poco ‘vendibile’ all’estero. Resta coraggioso, oltre che ben riuscito, l’esperimento, e per questo va il nostro plauso ai
No More Fear, ma onestamente quale futuro per la band? Continuare in questa direzione, autocitandosi, o cos’altro? In Italia solo
Agghiastru e la sua ‘mediterranean scene’ avevano osato tanto.
Al momento questo non è un problema nostro, dovendo registrare l’assoluto valore di questo dischetto. Bravi!
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?