In attesa del nuovo album, la MDD Records, nuova etichetta discografica degli svizzeri Requiem, ha pensato bene di ristampare l'ultimo "Within Darkened Disorder" affidandone il remastering alle sapienti mani di Andy Classen che contribuisce a rendere l'opera in questione ancora più distruttiva di quanto già non lo fosse nella sua prima incarnazione di qualche anno fa.
Se pensate che la Svizzera sia solo il paese delle banche, del cioccolato, degli orologi o del più grande tennista della storia, beh dovete sapere che la terra dei Cantoni è anche patria di metal di grandissima qualità.
Del resto nomi come quelli di Coroner, Celtic Frost o Samael dovrebbero essere garanzia di quanto appena detto, ma al di là di queste band leggendarie, tutto il movimento estremo svizzero offre un livello elevato ed i Requiem non fanno davvero eccezione.

La band si fa interprete di un violentissimo Death Metal che affonda le sue radici nella scena europea degli anni '90 e quindi diventa portabandiera di una musica senza compromessi, brutale, devastante come dovrebbe essere, senza se e senza ma, il vero metallo della morte.
"Within Darkened Disorder", che per l'occasione ha anche subito leggere modifche oltre alla rimasterizzazione, è un album che incarna alla perfezione quello che vi ho appena detto e, sebbene sia solo una ristampa, si candida come uno dei migliori lavori dell'anno in capo estremo. I Requiem suonano benissimo e costruiscono brani che bilanciano perfettamente la furia belluina con la qualità, elevata, degli arrangiamenti che consentono ai nostri di lanciarsi in ritmiche assassine e complesse, la splendida title track o "Echoes Of War", o di dare vita a brani come "The Plague Without A Face" vero manifesto di tecnica, violenza e melodia fuse in una colata di acciaio puro.
Certamente i Requiem non suonano originali e durante l'ascolto dell'album sarete più volte rimandati ai grandi nomi del death europeo, ma è altrettando indiscutibile che quando la qualità è così elevata della originalità facciamo davvero volentieri a meno.
Resto convinto che questo, come ho già ricordato, sia il VERO death metal, quello suonato con il cuore, con perizia, con rabbia ed attitudine, tutte qualità di fronte alle quali ogni altra considerazione lascia il tempo che trova.
Adesso mettete su questo album e fatevi del male.
Vaffanculo.