Dark Awake è il progetto di un tizio greco, tale
Shelmerdine VI (non fate ironia sul nome…), che con questo “
Epi Thanaton” giunge al secondo disco.
Il nostro sostiene di suonare qualcosa a metà tra ambient ritualistica e folk neoclassico, traendo ispirazione da innumerevoli correnti esoteriche, quali la stregoneria, il Necronomicon, la mitologia sumera, la Quabbalah, le rune e ogni altra cosa che vagamente dia un sostrato pseudo-filosofico alla sua musica.
E qui son dolori. Son dolori perché questo “
Epi Thanaton” è un’accozzaglia di rumorismi senza capo né coda, che solo raramente riesce a trovare momenti di oscurità e di disturbo per l’ascoltatore, e parlo di passaggi di pezzi come “
Freya’s Aettir”, “
Medea” e “
Spheres Of Qlippoth”.
Per il resto è noioso, senza alcuno spunto di interesse, assolutamente anatsmosferico, e non capisco perché si debbano spendere soldi per un opus simile.
Unica nota di colore è che il disco è stato realizzato con strumenti atipici, tra cui il Kangling che, citando
Wikipedia è “
uno strumento musicale a fiato ricavato da un femore o da una tibia umani”.
Ma noi che siamo abituati ai
Purulent Spermcanal e ai
Pathology non ci facciamo di certo impressionare e quindi è con molto garbo che mandiamo il buon
Shelmerdine VI a fare in culo, lui, la sua musica di merda e i suoi strumenti del cazzo.
Adesso mandaci pure tutte le maledizioni che puoi (tanto se le becca il Graz).
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