I
Torment non sono certo gli ultimi arrivati, infatti, è da più di dieci anni che
randellano con il loro Thrash primordiale, un decennio che li ha visti affrontare una cronica instabilità a livello di formazione, che probabilmente li ha anche penalizzati sul piano discografico, limitata a tre sole uscite, l'ultima delle quali è proprio questo "The Damage Is Gone".
Una mezzora di Thrash Metal pensato, suonato - ed anche registrato - come si faceva una volta.
Vengono così in mente gli esordi di Kreator (che agli inizi si chiamavano Tormentor) Necronomicon o Violent Force, anche se le chitarre, sopratutto a livello di assoli, sembrano puntare maggiormente oltreoceano, a formazioni come Indestroy, Devastation o Blood Feast.
A penalizzare "The Damage Is Gone" ed ovviamente gli stessi Torment, non sono comunque né l'eccessiva devozione e nemmeno una resa sonora alquanto deficitaria (che comunque non è certo d'aiuto), quanto la difficoltà di mettere in campo canzoni in grado di catturare l'attenzione dell'ascoltatore e di scaraventarlo per aria, e che non si limitino a fargli scuotere la testa al ritmo di
raffiche e soluzioni che ormai i fedeli affezionati a questo genere conoscono a menadito.
Le chitarre graffianti e belle massicce di Johnny e Fabri, le vocals abrasive e quasi gutturali di quest'ultimo, e la spinta del duo ritmico (Gigi e Thrasher) sono comunque garanzia di brani onesti, furiosi e martellanti, e se ne giovano sopratutto pezzi come "The Cage" o "Chaos Lords", ma nel complesso si è ancora distanti dalle migliori uscite del settore.
Coerenti.
Competenti.
Ma - perlomeno in questa occasione - si va ben poco oltre al compitino assegnato.
I am
I hear
I see
I feel
I review
I think therefore I am ...
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