Copertina 8

Info

Anno di uscita:2011
Durata:40 min.
Etichetta:Earsplit PR

Tracklist

  1. SELFISH FRIEND
  2. EMPTY EYES
  3. DIG A LITTLE DEEPER
  4. MATERIALIST CONSPIRACY THEORIST
  5. ABANDONED
  6. IN A SHALLOW GRAVE
  7. UNFORGIVEN
  8. LIAR
  9. GOLDEN GATES, GOLDEN STREETS
  10. PRETTY DAUGHTERS

Line up

  • Zoë Lollis : Vocals, Banjo
  • Matt Thompson : Guitar
  • Troy Thames : Drums
  • Joey Parker : Bass
  • Chuck Sligh : Guitar

Voto medio utenti

L'album di debutto di questa band del Sud Carolina mi riporta indietro ai tempi del liceo e ad un periodo irripetibile per chi lo ha vissuto. Gli anni '90 e la scena antagonista dei centri sociali, quando ancora erano luoghi di reale lotta e controinformazione, oltre ad ospitare i concerti delle grandi bands hard core e punk. I Burnt Books sono giovani, ma recuperano l'atteggiamento intelligente, intellettuale e allo stesso tempo fieramente contro dei gruppi della scena Washington DC, oltre alla tendenza alla sperimentazione musicale. L'attacco sonoro ricorda i Black Flag di Henry Rollins. L'opener Selfish Friend causerà massacri sotto il palco, con colossali mosh pit. A rendere il sound della band particolare contribuisce il banjo di Zoe Lollis, oltre al suo cantato. In Empty Eyes la sua voce psicotica e gridata ricorda quella di Kim Gordon dei Sonic Youth, riferimento che, insieme ai Melvins, spesso contamina i Burnt Books con accenti noise rock. In Materialist Conspiracy Theorist e Liar si produce in un sorta di sardonico spoken words accompagnato dal banjo. Veloci, caotici, pesanti ed urlati come una mazzata sui denti, i Burnt Books richiamano anche nomi come Converge e Today is the Day, oltre alla bizzarria dei Mr. Bungle. Un esordio che fa sperare in un roseo futuro.
Recensione a cura di Laura Archini

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