Il 1991 è stato riassunto in maniera perfetta dalla pagina “
Pull The Plague Patches”: “The Year The World Died”, l’anno in cui il mondo è morto. Infatti il 1991 è l’anno del death metal per eccellenza, l’anno in cui sono stati prodotti più capolavori, sia in America sia in Europa: non li nomino, non voglio fare la lista della spesa, li conoscete già tutti. Parlerò solo dell’inghilterra e solo dei più importanti.
Carcass - Necroticism, Descanting the Insalubrious
Benediction - The Grand Leveller
Cancer - Death Shall Rise
Bolt Thrower - War Master
Appena un mese prima i “
War Master” i
Bolt Thrower, sempre per
Earache, pubblicano l’ep “
Cenotaph”. La Title Track è l’unica canzone del mini-lp che poi finirà sul disco vero e proprio, le altre sono delle bonus tracks finite nelle ristampe o del disco precedente o del successivo. La stessa “Cenotaph” però è anche il seguito compositivo e tematico della canzone “
World Eater” contenuta in “Realm...”. infatti l’ultimo riff di “World Eater” è anche il primo di Cenotaph”. Come ultima canzone troviamo la versione live di “
Realm Of Chaos”, registrata durante il precedente tour inglese insieme a
Carcass,
Morbid Angel e
Napalm Death.
"
War Master" è il terzo disco: e come tutti sanno il terzo disco può sancire l’entrata nel pantheon degli Dèi o un biglietto di sola andata per il dimenticatoio. Non devo dirvi io dove sono finiti i
Bolt Thrower.
Questo è stato l’ultimo disco registrato agli
Slaughterhouse Studios, che furono andati distrutti a causa di un incendio poche settimane dopo la fine delle registrazioni.
Slaughterhouse Studios nel quale è stato registrato anche “
Realm Of Chaos”, con le mani sante di
Colin Richardson, come tutti i dischi da, appunto, “Realm…” fino a “
...For Victory”.
In poco più di 40 minuti di musica non c’è un punto debole. Non c’è un calo di tensione, non c’è un riff o un grido di battaglia fuori posto. Possiamo asserire che “
War Master” è senza dubbio, sotto tutti i punti di vista, il miglior disco dei
Bolt Thrower fino a questo momento: un suono più definito, strutture dei brani sono più elaborate e più varie, gli assoli sono meno schizoidi e più ragionati e il growl di
Willets è sempre più profondo e mauro. Insomma, la pausa di un anno e mezzo da “
Realm Of Chaos” ha senz’altro giovato alla qualità complessiva. Tutti gli ultimi influssi grindcore o thrash che potevano essere percepiti in “Realm...” adesso sono del tutto scomparsi, ora è puro death metal. C’è anche da dire che non ho dubbio di credere che questa maturazione sia stata agevolata anche dalla stretta vicinanza con il sound americano: i concerti con i già citati
Morbid Angel e successivamente insieme agli
Autopsy ne sono una prova.
“
War Master” è anche l’ultimo disco nel quale
Whale usa la tecnica del blast-beat, principalmente in "
Unleashed (Upon Mankind)", "
What Dwells Within", "
Afterlife" e la title-track.
In conclusione: i
Bolt Thrower nel 1991 stavano scalando velocemente, molto velocemente, l’Olimpo del Death Metal.
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