Copertina 9

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:1991
Durata:46 min.
Etichetta:Earache

Tracklist

  1. INTRO... UNLEASHED (UPON MANKIND)
  2. WHAT DWELLS WITHIN
  3. THE SHREDS OF SANITY
  4. PROFANE CREATION
  5. DESTRUCTIVE INFINITY
  6. FINAL REVELATION
  7. CENOTAPH
  8. WAR MASTER
  9. REBIRTH OF HUMANITY
  10. AFTERLIFE

Line up

  • Gavin Ward: guitars
  • Andrew Whale: drums
  • Karl Willetts: vocals
  • Jo Bench: bass
  • Barry Thomson: guitars

Voto medio utenti

Il 1991 è stato riassunto in maniera perfetta dalla pagina “Pull The Plague Patches”: “The Year The World Died”, l’anno in cui il mondo è morto. Infatti il 1991 è l’anno del death metal per eccellenza, l’anno in cui sono stati prodotti più capolavori, sia in America sia in Europa: non li nomino, non voglio fare la lista della spesa, li conoscete già tutti. Parlerò solo dell’inghilterra e solo dei più importanti.

Carcass - Necroticism, Descanting the Insalubrious
Benediction - The Grand Leveller
Cancer - Death Shall Rise

Bolt Thrower - War Master

Appena un mese prima i “War Master” i Bolt Thrower, sempre per Earache, pubblicano l’ep “Cenotaph”. La Title Track è l’unica canzone del mini-lp che poi finirà sul disco vero e proprio, le altre sono delle bonus tracks finite nelle ristampe o del disco precedente o del successivo. La stessa “Cenotaph” però è anche il seguito compositivo e tematico della canzone “World Eater” contenuta in “Realm...”. infatti l’ultimo riff di “World Eater” è anche il primo di Cenotaph”. Come ultima canzone troviamo la versione live di “Realm Of Chaos”, registrata durante il precedente tour inglese insieme a Carcass, Morbid Angel e Napalm Death.
"War Master" è il terzo disco: e come tutti sanno il terzo disco può sancire l’entrata nel pantheon degli Dèi o un biglietto di sola andata per il dimenticatoio. Non devo dirvi io dove sono finiti i Bolt Thrower.

Questo è stato l’ultimo disco registrato agli Slaughterhouse Studios, che furono andati distrutti a causa di un incendio poche settimane dopo la fine delle registrazioni.
Slaughterhouse Studios nel quale è stato registrato anche “Realm Of Chaos”, con le mani sante di Colin Richardson, come tutti i dischi da, appunto, “Realm…” fino a “...For Victory”.

In poco più di 40 minuti di musica non c’è un punto debole. Non c’è un calo di tensione, non c’è un riff o un grido di battaglia fuori posto. Possiamo asserire che “War Master” è senza dubbio, sotto tutti i punti di vista, il miglior disco dei Bolt Thrower fino a questo momento: un suono più definito, strutture dei brani sono più elaborate e più varie, gli assoli sono meno schizoidi e più ragionati e il growl di Willets è sempre più profondo e mauro. Insomma, la pausa di un anno e mezzo da “Realm Of Chaos” ha senz’altro giovato alla qualità complessiva. Tutti gli ultimi influssi grindcore o thrash che potevano essere percepiti in “Realm...” adesso sono del tutto scomparsi, ora è puro death metal. C’è anche da dire che non ho dubbio di credere che questa maturazione sia stata agevolata anche dalla stretta vicinanza con il sound americano: i concerti con i già citati Morbid Angel e successivamente insieme agli Autopsy ne sono una prova.
War Master” è anche l’ultimo disco nel quale Whale usa la tecnica del blast-beat, principalmente in "Unleashed (Upon Mankind)", "What Dwells Within", "Afterlife" e la title-track.

In conclusione: i Bolt Thrower nel 1991 stavano scalando velocemente, molto velocemente, l’Olimpo del Death Metal.


Recensione a cura di Carlo Masoni

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