Interessante questo lavoro dei
Midriasi, quartetto lombardo attivo da una decina d’anni. Heavy rock a tinte fortemente dark con l’aggiunta di qualche vibrazione psichedelica, questa la proposta di “Black, blue and violet”, spettro di colorazioni che ben si accompagna all’atmosfera dell’album.
Il gruppo evidenzia buona personalità, equilibrio e sufficiente esperienza per dosare la propria energia, variando l’aspetto dei brani. Vedere ad esempio il netto divario di irruenza tra le trame oblique e raffinate di “Diagonal” e la convulsa potenza della viscerale “The nuclear dog”, restando pur sempre all’interno di un discorso stilistico ben definito. In evidenza la sezione ritmica compatta e poderosa, mentre le svisate chitarristiche forniscono un retrogusto psych-rock e le tastiere chiudono il cerchio con un mood seventies. Vengono così create gemme artigianali di varia caratura, partendo dall’orrorifica “The counterflow” ed arrivando alla catramosa “Hole of the Saturday night”, piccolo trip mantrico, passando attraverso la matura e variegata title-track, anch’essa molto vicina a certo rock “acido” anni ’70.
Le influenze del quartetto sono quelle classiche, dai Black Sabbath ai Pentagram, dai Deep Purple ai primi Monster Magnet, ecc, ma la miscela risulta abbastanza fresca, fatto già rimarchevole di questi tempi. In definitiva la prova dei Midryasi è positiva, ed i varesotti meritano di essere sostenuti.
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