Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:34 min.
Etichetta:Argonauta Records

Tracklist

  1. THE WATER HAG
  2. THE BUTCHER OF BLAVIKEN
  3. NIGHT OF LONG FANGS
  4. WILD HUNT
  5. MAN OF GLASS
  6. SCENES FROM A MARRIAGE

Line up

  • James Clarke: guitar, bass, vocals
  • Phil Hook: drums

Voto medio utenti

James Clarke (chitarra, basso, voce) e Phil Hook (batteria), di Austin, Texas, hanno formato la loro band, Monte Luna, nel 2015. Un Ep di debutto ("The hound", 2016) e l'anno successivo il primo full-length omonimo. Nel dicembre 2018 hanno firmato con la Argonauta Records, per la quale esce il nuovo album "Drowners wives".
Il duo statunitense propone uno sludge-doom con forti vibrazioni psichedeliche, che a mio avviso brilla per la versatilità delle soluzioni. Parti pesantissime e granulose si mischiano con passaggi dal grande groove e con momenti atmosferici dal profumo post-metal. Non c'è quel senso di opprimente piattezza che talvolta avvolge le produzioni di questo genere, anzi ciascun brano evidenzia una propria dimensione e personalità autonoma. L'iniziale "The water hag" è una poderosa cavalcata ultra-doom con buona attitudine melodica inserita in un contesto massiccio, debordante e muscolare, mentre l'estesa "The butcher of Blaviken" parte con un rovinoso riff sabbathiano portato alle estreme conseguenze ma poi si evolve in una coda trippy-narcotica di ottima fattura.
Più grezza, virulenta e tellurica "Night of long fangs", metallica e distorta, invece la breve "Wild hunt" è uno spaccato atmosferico-tribale guidato dal sapiente drumming di Hook. Con "Man of glass" si torna al doom-sludge tradizionale, ma il contributo delle tastiere dona al brano una vibrazione seventies davvero gustosa. Canzone lenta, tetra, oscura e monolitica, con qualche breve momento disturbante alla Neurosis/Eyehategod. L'album si chiude con gli otto minuti di "Scenes from a marriage", che riassumono in maniera brillante la filosofia musicale dei Monte Luna: ritmiche cadenzate e dannatamente sludgy, voce pulita ed accessibile, aperture psycho-ambientali, tensione drammatica, atmosfere melmose e tossiche. Forse il miglior pezzo del lavoro, per completezza e dinamicità.

Ottima prova del duo americano, che dimostra di possedere tutte le potenzialità per crescere ulteriormente. Consigliato agli amanti dello sludge di qualità.

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