Da una band che prende ispirazione per il proprio nome da un assassino e cannibale americano cosa vi aspettereste? Certamente non brani elaborati o orchestrazioni pompose in stile Rhapsody Of Fire, ed infatti il primo lavoro degli
Hungry Like Rakovitz dal titolo
"The Cross Is Not Enough" ci riversa addosso 25 minuti di purissima violenza. Il post hardcore del gruppo si segnala per brani brevi e ficcanti, in cui gli Hungry Like Rakovitz alternano furia cieca strumentale a sprazzi lenti e quasi sludge, pur mantenendo una violenza concettuale di fondo. Lo scream impazzito di Rubens completa questo vortice sonoro dal grande potenziale distruttivo, mentre le canzoni, nonostante una durata abbastanza esigua, riescono a risultare schizzati e imprevedibili per merito di cambi di tempo ed umore repentini, capaci di lasciare privo di qualsiasi riferimento l'incauto ascoltatore.
Data la natura abbastanza ostica della loro proposta, difficilmente troveremo nella Top 10 dei dischi più venduti in Italia il disco di esordio degli Hungry Like Rakovitz, ma "The Cross Is Not Enough" è certamente un buon biglietto da visita per la band. Gli amanti di queste sonorità sono avvisati..
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