Trovo solitamente difficoltoso l'approccio ad uno split album, come quello oggetto di questa recensione, per le normali differenze musicali e qualitative che ci sono tra i gruppi impegnati e che portano ad un giudizio mai troppo esaustivo del lavoro.
"Tellur/Epitome" è, fortunatamente, ben bilanciato sia per la proposta musicale sia per la validità della proposta stessa.
I francesi
Smohalla, che avevo conosciuto in occasione del precedente, ottimo,
"Resilience", ci offrono 4 brani nei quali viene accentuata la componente sinfonica del suono malato del gruppo con il conseguente avvicinamento alla proposta dei primi
Emperor, sebbene il terzetto mantenga una forte personalità espressa attraverso un black metal disturbante, violento e dal taglio "spaziale".
Gli
Smohalla si confermano, dunque, una valida realtà della scena più evoluta e moderna d'oltralpe e riescono, di nuovo, a colpire per il loro essere disturbanti e caotici.
Gli inglesi
Omega Centauri, già dal monicker, condividono con i compagni di etichetta lo sguardo lanciato verso le stelle e ci offrono tre brani, anche se l'ultimo è un semplice alternarsi di pioggia e dolci arpeggi, di violentissimo black metal, molto acido e freddo sebbene mitigato da squarci melodici di pregevole fattura accostabili a certo post-rock.
In conclusione
"Tellur/Epitome" è un prodotto valido, utile soprattutto se si vogliono conoscere due realtà dell'underground estremo che hanno le carte in regola per occupare una posizione importante nella scena.
A voi decidere se acquistare questo album o optare per i full dei due gruppi.
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