Dopo aver firmato per la Nuclear Blast, i doomsters di San Francisco
Orchid stanno per pubblicare il secondo, molto atteso, full length che dovrebbe intitolarsi “The mouths of madness”. Nel frattempo, per far crescere le aspettative, realizzano un lavoro breve che comprende tre brani.
Il primo,”Wizard of war”, farà parte del nuovo disco, mentre gli altri due risalgono agli esordi della band. Si tratta del più classico doom Sabbathiano, costruito su riff marmorei ma molto anni ’70, mid-tempo robusti ed una voce che non può non evocare l’Ozzy dei tempi d’oro.
Gli Orchid aggiungono un buon songwriting e la possibilità di attingere da un filone rock che esiste ormai da circa quattro decenni.
E se vi fossero ancora dubbi sulle radici stilistiche del gruppo americano, notare come “Albatross” somigli fortemente ad una versione più estesa di “Planet caravan”. Attendiamo di risentirli sull’album.
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