"The Black Dragon's Eyes" è la prima uscita discografica dei Seventh Seal, formazione italiana nata nel 1996 che, dopo aver inciso diversi demo (uno dei quali cantato in italiano, "Incubi") e svariate cover, giungono nella primavera del 2003 al debut album, registrato presso gli Zenith Recordings studios e pubblicato dalla sempre attiva Steelheart Records. Il disco ha già quindi qualche mese alle spalle, ma tocca le sponde di EUTK soltanto nell'estate 2004: in ogni caso questo ritardo non penalizza la proposta della band italiana, che si ispira in maniera decisa al Metallo di una decina di anni fa: il sound dei Seventh Seal si rifa al classico Power Metal di scuola tedesca, vicinissimo allo stile di Helloween e Gamma Ray, anche se l'epicità che pervade questo album rende più calzante il paragone con gli HammerFall di Joacim Cans. E nonostante sia una voce femminile la protagonista delle otto canzoni di "The Black Dragon's Eyes", si nota una certa somiglianza tra le parti vocali di Chiara Luci e quelle del singer della formazione svedese. Pezzi veloci e melodici, refrain orecchiabili che si inseriscono su una solida sezione ritmica: niente di particolarmente originale quindi, ma suonato certamente con una discreta abilità ed una grande passione. Purtroppo la qualità della produzione non gioca a favore dei Seventh Seal, ma trattandosi del primo disco della band si può certo chiudere un occhio. Da segnalare le due bonus track che chiudono il disco: la prima cover è di "Thundersteel" dei Riot, la seconda di "I'm Alive" degli Helloween. "The Black Dragon's Eyes" è sicuramente un buon inizio per i Seventh Seal, nella speranza che il gruppo riesca a lasciarsi alle spalle l'influsso dei mostri sacri della scena e sia in grado di sviluppare sonorità più personali.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?