In vita ma non sono mai stato un die-hard fan delle band con vocalist femminile, anzi solo raramente mi sono entusiasmato perlopiù per album singoli e non per una band in particolare.
Se poi ci confiniamo in quel filone infinito catalogabile come symphonic o a volte light gothic metal allora veramente i nomi si riducono al lumicino e tra questo cito in ordine sparso i celeberrimi
Nightwish dei quali AMO due lavori ma soprassiedo su buona parte degli altri, ed aggiungo i sottovalutatissimi
Autumn della Metal Blade.
Stendo invece un velo pietoso o ancor peggio una decisa indifferenza per tutta la sfilza di gruppi osannatissimi dalla critica e dal pubblico, tra i quali
After Forever, Within Temptation, ReVamp, Amaranthe ed Epica, spesso frutto più dell'avvenenza e delle grazie delle tipe col microfono in mano che della reale bravura della band in questione.
La VERA totale eccezione è rappresentata dagli olandesi
DELAIN che senza dubbio sono un passo, anzi due o tre, avanti a tutti gli altri: sin dal debutto
Lucidity del 2006 non sbagliano un colpo, sempre perfettamente in equilibrio tra grandissime melodie, catchy e mai banali, delicati ed energici, rabbiosi e melanconici, insomma tanta tanta qualità, specialmente grazie al loro tastierista e fondatore
Martijn Westerholt, unita alla dolcezza ed alla bravura della cantante
Charlotte Wessels, mai sopra le righe e mai con atteggiamenti ed abbigliamento da troione ripulito come spesso accade in questi casi, che anzi al contrario si poggia su un approccio molto acqua e sapone.
Notizia degli ultimi mesi quella del passaggio di label dalla grande
Roadrunner alla più piccola ma decisamente più qualitativa
Napalm che esordisce con i
Delain con questo "
Interlude" che come dice il titolo è una sorta di compilation con pezzi inediti, cover, brani dal vivo e nuovi arrangiamenti di brani vecchi.
Sono solito dare dei S.V. alle compilation ma per i Delain faccio un'eccezione: fantastico disco in ogni sua parte, che parte con due inediti pazzeschi per bellezza e prosegue alla grande con le nuove versioni di "
Are you Done with Me?" e "
We Are the Others" tratte dal loro ultimo album in studio dello scorso anno. Tra le varie cover proposte le più interessanti sono rappresentate da "
Smalltown Boy" dei
Bronski Beat e "
Such a Shame" dei
Talk Talk che i più vecchi di voi ricorderanno come storico spot della
Peugeot 205.
Non in nostro possesso il DVD bonus con un live di ottobre dello scorso anno ed i videoclips che comunque potete su Youtube che indubbiamente accresce il valore di questo "Interlude", di per sè già notevole e meritevole di acquisto.
Gruppo incredibile, stupenderrimo, perfetto.