Rob Zombie - Venomous Rat Regeneration Vendor

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Swan/T-Boy/Universal

Tracklist

  1. TEENAGE NOSFERATU PUSSY
  2. DEAD CITY RADIO AND THE NEW GODS OF SUPERTOWN
  3. REVELATION REVOLUTION
  4. THEME FOR THE RAT VENDOR
  5. GING GANG GONG DE DO GONG DE LAGA RAGA
  6. ROCK AND ROLL (IN A BLACK HOLE)
  7. BEHOLD, THE PRETTY FILTHY CREATURES!
  8. WHITE TRASH FREAKS
  9. WE’RE AN AMERICAN BAND
  10. LUCIFER RISING
  11. THE GIRL WHO LOVED THE MONSTERS
  12. TRADE IN YOUR GUNS FOR A COFFIN

Line up

  • Rob Zombie - Voce e testi
  • John 5 – Chitarra
  • Piggy D. – Basso
  • Ginger Fish - Batteria

Voto medio utenti

Uscito quattro giorni prima del nuovo film di Rob The Lords of Salem (di cui potete leggere la mia recensione nella home) e pubblicizzato insieme a quello con una consumata mossa commerciale, Venomous Rat Regeneration Vendor già dal titolo mi aveva mandata in sollucchero, riaccendendo le mie speranze per un album finalmente all'altezza di Hellbilly Deluxe. Anche la copertina/fumetto horror psichedelica in pieno stile Zombie prometteva bene. Un momento prima di ascoltarlo sono stata assalita dal dubbio: e se si fosse rivelato un'altra delusione? Dopo il primo lavoro solista il Rob regista ha sempre superato nettamente quello musicista. Su, facciamoci coraggio... Ed ecco Teenage Nosferatu Pussy, che mi riporta non solo a quello ma anche ai migliori episodi dei White Zombie, assolutamente trascinante, assolutamente esaltante. Con un inizio in crescendo, che promette sfaceli, arriva Dead City Radio And The New Gods Of Supertown, un blues alcolico uscito dai bassifondi di una metropoli americana, reso pericoloso e sporco da suoni post noise e dalla personalità del vero uomo nero. Guardate il video per gustarla fino in fondo. L'inizio elettro wave di Revelation Revolution sembra quello di The Calling dei Death In June. Altro attacco elettro anni '80 per Rock’N'Roll (In A Black Hole), stile Kraftwerk, che si va a contaminare con Marilyn Manson ed i Rammstein. White Trash Freaks e We’re An American Band, cover dei Grand Funk Railroad, sono altri due esempi di rock "zombizzato". Con Lucifer’s Rising sarà impossibile stare fermi; visualizzerete bellezze che si dimenano in onore del loro Signore, tanto pericolose quanto seducenti. Titoli che richiamano tutto l'immaginario di film e fumetti horror di serie dalla b alla z (zeta come Zombie, appunto); solo lui può usare un Ging Gang Gong De Do Gong De Laga Raga ed essere figo, un altro sarebbe ridicolo. Ritmiche elettro, industrial, chitarroni distorti e pesanti alla Rammstein, rock blues. Un album granitico, pervaso dalle atmosfere dei suoi film, un album per scatenarsi in cose folli e pericolose, seducente come Lucifero, pericoloso come un immaginario connubio fra Charles Manson, Anton LaVey... e Rob Zombie. Un concentrato di cultura americana, di tutto ciò che la alimenta, nascosto dietro la retorica di facciata. Da rilevare l'entrata in pianta stabile alla batteria dell'ex Marilyn Manson Ginger Fish. Forse manca un vero e proprio hit, come è stato Dragula, per esempio, ma Venomous Rat Regeneration Vendor funziona alla grande. E' tornato il maestro.

Recensione a cura di Laura Archini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 06 mag 2013 alle 13:08

album piatto come pochi...male male Rob...

Inserito il 06 mag 2013 alle 12:55

8??? Ma se è una cagata totale!!

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