Questi quattro ragazzini finlandesi sono davvero innamorati del death metal a cavallo tra gli '80 ed i '90, in particolar modo di band come
Bolt Thrower ed Asphyx: bastano i primissimi secondi di "
Preparation" per essere momentaneamente confusi... "ho messo su "
The Last Days of War" dei
Decaying o "
For Victory" dei
Bolt Thrower?" la domanda che vi ritroverete a porvi, tanto sono simili le sonorità, i tempi, i giri di chitarra...
Non parliamo della copertina del disco e dei temi trattati dal disco, ovvero la seconda guerra mondiale...siamo ai limiti di un piacevole plagio.
Proseguendo nell'ascolto le nostre positive perplessità vengono confermate nella voce di
Matias Nastolin che veramente lo potremmo soprannominare il figlio di
Martin Von Drunen, indimenticato ed indimenticabile vocalist di formazioni come
Pestilence in primis, ma poi appunto anche
Asphyx e
Comecon, fino a giungere oggi ai suoi ottimi
Hail of Bullets, insomma insieme a
John Tardy degli
Obituary e
Lars Goran Petrov degli
Entombed una delle tre voci più carismatiche e riconoscibili di sempre del panorama death metal mondiale.
Il buon Matias riesce ad esprimersi sia in questa specie di scream sguaiato a-là-Drunen sia in un più classico e profondo growl e bisogna ammettere che il risultato non è niente male: tutto ciò unito alla proposta musicale dei
Decaying, non clamorosa ma comunque dignitosa ed onesta, conferisce a questo "
The Last Days of War" una decisa sufficienza: senza scomodare paragoni imbarazzanti o assegnare valori che il quartetto finnico non possiede dobbiamo ammettere che i Decaying sono dei bravi gregari che rendono omaggio in maniera degna al death metal più bello del mondo.
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