Davvero molto interessanti gli americani Single Bullet Theory, giunti al secondo disco. La band è definita impropriamente death metal, in quanto qui il death metal è solo una delle influenze del combo di Philadelphia. L’amalgama è molto buono e risulta difficile de-strutturare il suono per cogliere le diverse sfumature, ma la base è fornita da una sorta di death melodico che per la velocità e la scelta degli assoli e per gli screams è tipicamente scandinavo, tuttavia su ciò si innestano massicce dosi di ritmiche groovy e nervose, ai limiti di certo modern-metal granitico figlio di bands come Pissing Razors (di cui è membro il cantante), e certe digressioni dal flavour lisergico di diretta derivazione stoner. Il sound della band sa mettere a frutto l’alternanza di parti melodiche ad altre più pesanti, sottolineate dal singer abile a mutare registro vocale per dare espressività alla musica.
In alcuni punti la proposta lascia di spiazzo, soprattutto quando la band cerca di sperimentare commistioni insolite, con alcuni vocalizzi simil-grunge o arpeggi acustici, comunque utili all’economia del sound.
Il disco uscirà in edizione limitata con un bonus dvd, tuttavia anche sul cd ordinario è presente una cover dei Metal Church, “Badlands”, nella quale la band si diletta anche con assoli più classici e vocals in pieno stile power. Il disco è prodotto da James Murphy e su sette delle undici tracce troviamo dietro la batteria Matt Thompson già nei King Diamond.
In definitiva un disco decisamente interessante per una band che pur restando all’interno di stilemi più classici riesce a sperimentare un sound abbastanza personale ed originale. Bravi.
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