Non sono mai stato un grande sostenitore del black metal finlandese che, con le dovute eccezioni, ho sempre trovato piuttosto piatto e poco originale.
I
Nox Ultima non faranno che rafforzare la mia tesi.
Il loro esordio discografico di lunga durata, il qui presente
"From Delirium to Catharsis" rilasciato dalla Inverse records, è un album piuttosto maldestro, ancorato alla tradizione estrema degli anni '80, registrato in maniera deficitaria, con brani troppo lunghi e spesso derivativi.
Il quartetto sa suonare, questo va riconosciuto, e conosce bene gli insegnamenti dei maestri del black primigenio come
Celtic Frost,
Hellhammer e compagnia tenebrosa e unisce piuttosto bene queste influenze con il tipico riffing dei
Mayhem che furono, ma troppo spesso si perde in inutili giri e rigiri che appesantiscono la proposta rendendola dura da digerire.
Ad una base musicale come questa, che deve più di qualcosa anche al thrash, si affiancano l'uso della voce tipicamente "finnico", dal momento che il growl viene preferito allo scream, e una serie di arrangiamenti elementari e scontati che non valorizzano certe intuizioni.
Si, perchè nel disco qualche spunto interessante c'è: ottimi rallentamenti, una sezione ritmica pulsante e vivace e un paio di riff dissonanti di pregevole fattura che messi insieme alzano il valore di
"From Delirium to Catharsis" facendoci intendere che i nostri hanno ampio margine di miglioramento.
Per adesso posso concludere dicendo: "possono fare di più".
Alla prossima.
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