Caspita, non mi pare vero: dopo tanti mesi eccomi qui a recensire un disco metalcore! E pure carico di tinte emo che fanno davvero figo!

Questa volta, però, ho cercato di spogliarmi dal facile ruolo di trituratore e ce l’ho messa tutta, provando ripetutamente a digerire la proposta degli Escape The Fate, realtà statunitense ormai ben radicata e giunta al quarto album. In un mondo fatto di band tutte uguali e tutte ugualmente inutili, lasciatemi dire che non credo sia un caso trovare questi ragazzi ancora sulla breccia (e tra l’altro targati EMI).

Un disco che chi non ama il genere dovrebbe di norma considerare come mai esistito, ma che all’ascolto si rivela fin troppo piacevole (devo ammetterlo, in alcuni frangenti mi sono preoccupato di quanto mi stesse piacendo) e scorre via in un batter d’occhio. Sarà merito delle melodie estremamente ricche, della super produzione che regala una gradevole violenza al sound, sarà che ormai anche un dinosauro come me ha fatto l’orecchio su sonorità “nuove”.

Insomma, i motivi possono essere tanti, ma una cosa appare chiarissima, limpida e incontestabile: questo è un bel disco metalcore. Se dunque è quello che cercate, eccovi serviti.