Quando si dice il caso: ho appena terminato di recensire il debutto dei nordirlandesi The Obscene Machine, ancora acerbi e colpevoli a nostro avviso di non essere riusciti a porre in chiave odierna, per loro volontà, un genere per forza di cose ancorato al passato come il grindcore.
Nel caso degli statunitensi
Bone Sickness invece la modernità non si sa nemmeno dove stia di casa, ogni cosa a partire dalla cover, alla produzione intenzionalmente anni '80, ai brani è old school tutta la vita, riportando alla ribalta un death metal primordiale miscelato ad una certa corrente grind ma, a differenza dei sopracitati The Obscene Machine, decisamente virato su band come
Autopsy,
Repulsion e primi
Napalm Death: come ama ripetere la stessa band, "
just American death metal disfigured by grindcore".
Definizione a dir poco perfetta ed "
Alone in the Grave" è davvero un EP con i fiocchi, marcio e putrescente come ai bei tempi, senza troppi calcoli, senza far sfoggio di tecnica, violento ed assassino ma con logica, con efficacia, rendendo l'ascoltatore partecipe ed entusiasta del casino fatto, con riffoni trascinanti e perfetti nella loro semplicità: un vero ritorno al passato, quando suonare death metal era una cosa alla portata di "tutti", quando non bisognava essere diplomati al GIT, quando il tutto era così spontaneo e tremendamente eccitante.
Vivaddio, c'è ancora qualcuno a cui piace suonare in questo modo.
Consigliatissimo anzi obbligatorio per tutti gli ascoltatori prime movers di questo immortale ed intramontabile genere musicale.
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