Quintetto milanese, giovanissimo, devoto al thrash ottantiano più “duro e puro”, questa la carta d’identità dei
Blindeath, che pubblicano per My Graveyard un Ep di cinque brani.
Come prevedibile, si percepisce grande entusiasmo e voglia di ritmiche spezzacollo a volontà. Affiorano tutti i riferimenti più ovvi e scontati del genere, dagli Slayer agli Anthrax, ma questo non è necessariamente un male, visto che il gruppo non pretende affatto di risultare particolarmente originale o innovativo ma semplicemente di avere un tiro micidiale in sede live, dove sicuramente i Blindeath offrono il meglio.
Nel complesso la prova è positiva, anche se affiorano ancora delle ingenuità e qualche passaggio un po’ scolastico. Ma siccome la loro principale richiesta è quella di supportare le formazioni emergenti, li promuoviamo con un buon voto.
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