Dopo la bella sorpresa del loro autointitolato
demo del 2009, mi aspettavo di ritrovare gli
Absinthium alle prese di qualcosa di ben più sostanzioso.
E la formazione campana non ci ha certo deluso: "One for the Road" - uscito per la sempre più intraprendente Punishment 18 Records - è il loro primo full lenght, dove assieme ad un paio di nuove composizioni ritroviamo tutte e sei le canzoni che erano già incluse sull'appena citato Demo CD e su quello precedente, uscito nel 2006.
Riecco anche lo stesso Thrash Metal, sempre ispirato dai principali gruppi leader nella scena Thrash a stelle e strisce, comunque largamente influenzato dal più classico Heavy Metal e dalla N.W.O.B.H.M. ("H.A.I.L." o "Skull"), che ben aveva predisposto nei loro confronti.
Nulla da stupirsi quindi se la già sentita "Absinthium" continua a ricordare "Master of Puppet", e se qua e là è possibile scorgere echi e ombre di Megadeth, Annihilator, Metal Church o Testament, tuttavia il tutto è ben assortito e proposto con una certa personalità.
L'unico appunto che si può far loro, e quello di risultare un po' frenati, meno cattivi e affilati di quanto necessario, forse anche a causa di una registrazione solo discreta e non particolarmente incisiva, soprattutto nella resa della batteria.
Dopo l'uscita di "One for the Road" ci sono state diverse e importanti novità in casa Absinthium, vista l'uscita dal gruppo del chitarrista Franco Buonocore sostituito poi dalla coppia d'asce Marco Zuppa e Max Manthix, con il nuovo batterista Jack Demaria subentrato a Tommaso Ruberti, e infine un nuovo cantante: Fabio Dos Santos De Castilho che ha rilevato il posto di Alessandro Granato.
Vedremo cosa sarà in grado di fare questa nuova line-up, ad ogni modo il percorso musicale perseguito dagli Absinthium permette loro di camminare a testa alta.
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