Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile

Tracklist

  1. WITHOUT MASTER
  2. DECIMATION
  3. I, DESTROYER
  4. THE HUT OF EXTINCTION
  5. THE VULTURE
  6. I.V.A.N.
  7. DRAPED IN FEAR
  8. CRADLED BY MISFORTUNE
  9. WITHIN ISOLATION

Line up

  • Bryan Martinez: vocals
  • Marco Bobadilla: gguitars
  • Michael Munoz: guitars
  • Michael Goncalves: bass/vocals
  • JP Andrade: drums

Voto medio utenti

E' il New Jersey la patria di questo quintetto chiamato Grimus, una band dedita al death metal 100% USA style che con "Omnicide" giunge al proprio debutto discografico sulla lunga distanza, ahimè autoprodotto poichè sfortunatamente ed immeritatamente nessuna label ha avuto l'ardore di dargli fiducia.

Purtroppo arte, bravura e denaro non vanno d'accordo e visto che il death metal, in un mercato discografico in totale paralisi, è il genere più in crisi di tutti, i Grimus così come tutti gli altri newcomers (fino ad un certo punto, visto che alcuni di loro sono già stati presenti in passato con i metalbladeiani Allegaeon) devono arrendersi all'evidenza e fare musica con il solo scopo di suonare ciò che gli piace e li fa stare bene, dato che una chance di vedere un benchè minimo ritorno economico non esiste proprio.

Peccato, perchè "Omnicide" è davvero un ottimo debutto, molto variegato, d'impatto, capace di colpire nelle furiose accelerazione che la band dimostra di possedere pienamente grazie ad una maestria tecnica non indifferente, negli slowdowns mai noiosi, negli assoli quasi epici e stentorei della grandiosa coppia d'asce Bobadilla/Munoz (completano il quadro di chiare origini centro/sudamericane Martinez alla voce, Goncalves al basso ed Andrade alla batteria), con una produzione che non ha nulla da invidiare a Cannibal Corpse e compagnia famosa, ottenuta addirittura a casa del chitarrista (ormai la tecnologia a basso costo è miracolosa), col solo mastering effettuato da Alan Douches (già con Cannibal Corpse, Beneath the Massacre e Job For A Cowboy) ai West West Side Music.

Un album annichilente da quanto trasuda rassegnazione, negatività, abbandono, al pari di lavori di gruppi assai più blasonati come Immolation, Deicide, Malevolent Creation: raccomandatissimo un ascolto agli ormai sempre più sporadici fan del metal estremo più bello del mondo.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 giu 2013 alle 10:47

Piccola precisione: l'unico membro dei Grimus a suonare negli Allegaeon (gruppo straconsigliato), è JP Andrade, che però era solo un guest e non un membro permanente (del secondo album)...

Inserito il 28 giu 2013 alle 01:16

Sarà autoprodotto ma per fortuna non irreperibile. In questo senso ben vengano strumenti come Spotify! Ascoltato incuriosito dalla descrizione e confermo che meritano davvero. Forse la voce alla lunga stanca un po' ma musicalmente sono davvero buoni, soprattutto i 3 pezzi centrali dove, oltre a picchiare, variano molto tempi e atmosfere. Support underground music!

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