Copertina 8

Info

Anno di uscita:2004
Durata:55 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DEVIL IN MY NECK
  2. BURNING SYMBOLS
  3. MY SECRET
  4. DIVERGENT
  5. FOR WITHIN THORUGH TIME
  6. INTO THE FIRE
  7. ALL I GAVE
  8. TEARS
  9. THE ESSENTIAL
  10. FACES
  11. SIGNS OF CHAOS
  12. JUST SOME PAIN

Line up

  • Matthias Zimmer: vocals, guitars
  • Martin Buchwalter: drums
  • Sascha Kerschgens: guitars
  • Sven Krautkrämer: bass

Voto medio utenti

Il primo disco dei Perzonal War, intitolato se non ricordo male "Different but the Same", era stato stroncato dal sottoscritto; in effetti era proprio una gran cagata, e soprattutto ricordo che mi infastidì non poco lo sticker applicato dalla AFM sul cd, con il quale si spacciava la band tedesca come un "clone" dei Metallica di "Kill 'em All".
Ovviamente di quel grande disco i Perzonal War non avevano nulla, se non qualche vago richiamo "hetfieldiano" nella voce di Matthias Zimmer.
"Faces" è il secondo album, e devo ammettere si è rivelato una grandissima e piacevole sorpresa per il sottoscritto. Prendete un po' dei Metallica (anche, perchè no, qualcosa da "St.Anger"), li unite ai Rage di "XIII" ed ecco a voi i Perzonal War del 2004! E che disco, signori! Niente di originale, sia chiaro, ma questo mix rende eccome, e brani quali l'opener "Devil In My Neck" o "My Secret" sono assolutamente strepitosi. I Perzonal War mischiano sapientemente sfuriate degne dei quattro di Frisco a passaggi cromatici Wagneriani (Peavey, ovviamente), condendo il tutto con un gusto delle melodie che non sfigura affatto con l'orchestrale capolavoro "XIII" dei Rage. La produzione è cupa e poderosa, il suono delle chitarre abbassate è assolutamente devastante, ma la cosa migliore è senza dubbio la voce di Matthias Zimmer; poco importa se nelle parti più violente fa il verso a Hetfield e in quelle più melodiche a Peavey Wagner, il risultato è quello che conta, ed è davvero ottimo.
Ripeto, i Perzonal War non dicono nulla di nuovo o così personale, ma sono riusciti a confezionare un album davvero gradevole che non segue le tante mode del momento, e al giorno oggi, scusate, ma non è poco. Assolutamente consigliato.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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