Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:47 min.
Etichetta:Relapse Records

Tracklist

  1. THE HIVE
  2. SCATTERING THE FLOCK
  3. ARCH FIEND
  4. NUMBING AGENTS
  5. FRACKED
  6. THE GIFT YOU GAVE
  7. INVIDIOUS
  8. SPASTIC
  9. ENTOMBED BY WEALTH
  10. A VISITATION

Line up

  • Phil Dubois-Coyne: drums
  • David Davidson: guitars, vocals
  • Dan Gargiulo: guitars, vocals
  • Brett Bamberger: bass

Voto medio utenti

Dopo l'interlocutorio e buon EP "Teratogenesis", i Revocation di Dave Davidson tornano con un disco sulla lunga distanza, il quarto della loro carriera ed intitolato semplicemente "Revocation". Musicalmente parlando, l'album riparte esattamente da dove "Chaos Of Forms" ed il successivo EP ci avevano lasciati, ovvero un thrash/death metal dalla forte connotazione tecnica e dal grande impatto, ottenuto per mezzo della coppia di chitarre Davidson/Gargiulo e grazie alla sezione ritmica targata Phil Dubois-Coyne, che tra blast beat e partiture più strettamente thrash metal denota un certo gusto ed un'innegabile tecnica. Come nei precedenti album dei Revocation, la perizia strumentale del quartetto non rende i pezzi una sterile esibizione di talento, ma è totalmente asservita a canzoni come "The Hive", "Scattering The Flock", "Archfiend", "Spastic" o "A Visitation", in cui il gruppo si cimenta perfino con chitarre a sette corde con risultati incoraggianti. Il songwriting è efficace e sufficientemente vario da non annoiare l'ascoltatore nell'arco dei 45 minuti del disco, durante i quali emerge ancora una volta il gusto che la coppia di chitarre esibisce nei frangenti solisti, con assoli sì complessi e tecnici ma mai fini a se stessi e dai quali traspare la formazione non strettamente metal dei due chitarristi, vero valore aggiunto dei Revocation.
Questo "Revocation", anche se meno diretto e probabilmente "catchy" del suo predecessore, si segnala quindi come un disco di assoluto spessore e conferma come la band sia tra le formazioni più interessanti degli ultimi anni.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 26 ago 2013 alle 17:19

Piacciono anche a me le contaminazioni ma in COF ne trovo un po' tante e "fuori fuoco". Alcune le apprezzo, altre si perdono e ne risultano pezzi non definiti, che non vanno da nessuna parte... ecco adesso mi hai fatto venire voglia di riascoltarlo ;)

Inserito il 26 ago 2013 alle 17:05

io trovo che le contaminazioni siano invece il suo punto forte e filler non ne ricordo :)

Inserito il 26 ago 2013 alle 14:39

Chaos of forms (titolo azzeccatissimo) lo ritengo un disco da 6,5. Qualche pezzo buono c'è ma in generale è troppo altalenante, troppi filler, ci sono un po' troppe contaminazioni, ricordo partiture a volte power o voivodiane, e anche un hammond! li preferisco più techno-thrash-death

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