Saeko - Above Heaven Below Heaven

Copertina 5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2004
Durata:50 min.
Etichetta:Armageddon
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ABOVE HEAVEN BELOW HEAVEN
  2. SINS FOR THE GODS
  3. NATURE OF MORTALITY
  4. ON THE WAY TO ETERNITY
  5. SEEK THE LIGHT
  6. HANDS OF MIGHT
  7. SINNERS FOR FALSE LIGHTS
  8. WAY TO THE ONE
  9. DON'T BE AFRAID
  10. BIRTHRIGHT
  11. SONG OF DELIGHT
  12. HEAVEN ABOVE, HEAVEN BELOW

Line up

  • Saeko Kitamae: vocals, piano, keyboards
  • Michael Ehre: drums, guitars
  • Sven Ludke: guitars
  • Hermann Frank: guitars
  • Mariko Inoue: bass

Voto medio utenti

Saeko Kitamae è una cantante giapponese trasferitasi da poco in Germania, dove ha trovato sbocco alla sua passione per l'Heavy Metal cantando prima sull'ultimo album dei Metalium, "As One - Chapter Four", ed approdando infine all'esordio personale. Per questo disco, intitolato "Above Heaven Below Heaven", Saeko si avvale proprio della collaborazione di due componenti dei Metalium, il batterista Michael Ehre ed il chitarrista Lars Ratz. Quest'ultimo si incarica sopratutto della produzione del CD, limitandosi solo ad alcune parti cantate e di chitarra. Michael Ehre si occupa invece non solo della batteria, ma imbraccia anche la chitarra, affiancandosi all'ex Accept/Victory Hermann Frank ed al meno noto Sven Ludke, ex Murder One e da poco entrato a far parte dei Mob Rules.
Niente da dire, si direbbe che la Armageddon Music abbia messo in campo un bello spiegamento di forze, anche a livello grafico (un digipack elegante e curato), ma i risultati non si vedono, o meglio non si sentono.
Brani spesso piatti e monocordi, che non si discostano dal più scontato power speed, che non approfitta della voglia e della grinta messa da Saeko nell'interpretazione delle canzoni, che a dispetto delle sue origini asiatiche, affronta quasi esclusivamente in inglese, una prova vocale accostabile un po' Doro ed un po' a Kimberly Goss. La minuta Saeko non merita comunque di accollarsi tutte le colpe di questo mezzo passo falso, un'operazione a mio parere mal gestita sin dall'inizio. Sono perlomeno passabili "Sins For The Gods" e "Seek The Light" (con il suo assolo helloweeniano) brani dinamici che ricordano i Sinergy, se invece preferite i lenti potreste arrivare ad apprezzare il piano e le atmosfere delicate di "On the Way to Eternity". Per il resto ben poco da dire, se non che uno dei pochi aspetti positivi e degni di nota, è il richiamo ad atmosfere asiatiche, specialmente nelle percussioni, come quelle iniziali della purtroppo poi banale "Nature Of Mortality" o di una "Hands Of Might" leggermente superiore. Anche qui si tratta però di soluzioni mai sfruttate a dovere.
Non me la sento proprio di infierire su "Above Heaven Below Heaven" e sopratutto su Saeko, ma non posso nemmeno riconoscere a questo debutto meriti che non possiede.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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