Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:62 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. NIGHT VISION
  2. DE PROFUNDIS
  3. BLACK FLAMES MARCH
  4. ALL THAT MAY BLEED
  5. THE CHILD MUST DIE
  6. THEY RODE ON
  7. SLEEPLESS EVIL
  8. WILD HUNT
  9. OUTLAW
  10. IGNEM VENI MITTERE
  11. HOLOCAUST DAWN

Line up

  • H.: Drums
  • P.: Guitars
  • E.: Vocals, Bass, Guitars

Voto medio utenti

Nel bene o nel male gli svedesi Watain sono diventati un simbolo.
Il simbolo di quello che oggi è il Black Metal.
Pur non appartenendo all'ondata storica di gruppi che ha forgiato il metallo nero, il trio ha saputo ritagliarsi, album dopo album, un ruolo di assoluto rilievo nella scena e il nome dell'etichetta che leggete in alto a destra non fa che rafforzare quello che vi sto raccontando.

Perché tutto questo successo?
Difficile spiegarlo.

Una musica che, pur senza inventare nulla, risulta personale ed intelligente. Un approccio alla composizione che, uscita dopo uscita, diventa sempre più melodico senza perdere in malignità. Una immagine controversa e criticabile.
Tutti elementi a favore del terzetto.

Eppure i Watain non mi hanno mai convinto fino in fondo.
Troppa la differenza di classe con i nomi storici del genere e, soprattutto, troppo costruita a tavolino la loro musica.
"The Wild Hunt" non fa che confermare le mie impressioni.
Un album suonato e prodotto benissimo, capace di inglobare influenze che vanno dal thrash all'heavy epico senza perdere credibilità e con pezzi addirittura sorprendenti come la semi ballad "They Rode On", nella quale i nostri citano Metallica e Tiamat, o le bellissime "The Child Must Die", con fughe chitarristiche di pregevolissima fattura, e la devastante "De Profundis", davvero maligna ed ispirata, ma anche una lunghezza eccessiva nelle composizioni ed una pretenziosità che, a mio avviso, non rientra nelle corde degli svedesi e che affossa un lavoro altrimenti pregevole.
Insomma, siamo di fronte al classico bicchiere semi vuoto o semi pieno.
Dipende da dove lo si guarda.

Molti troveranno l'album troppo lontano dal classico trademark dei Watain, per via di un evidente ammorbidimento e di una eccessiva insistenza sui mid tempos, altri lo troveranno geniale per la sua vena sperimentale, altri ancora si avvicineranno al gruppo proprio grazie a questo lavoro decretandone un successo ancora maggiore.
Io resto dell'idea che il vero Black Metal stia altrove e, pur riconoscendo il valore di un gruppo comunque da rispettare, non posso consigliarvi di spendere i vostri soldi nell'acquisto di questo lavoro, che in ogni caso potrete ascoltare in lungo ed in largo sul web.

Attenzione però a non fraintendermi: "The Wild Hunt" è un buon album e, soprattutto se siete giovani, vi piacerà molto e vi regalerà soddisfazioni, ma sappiate che il gruppo stesso nel passato ha saputo fare di meglio.
A voi la scelta definitiva.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 set 2013 alle 09:48

Credo che vada premiata la voglia di fare qualcosa di differente anche a scapito di critiche dai "defenders" del black metal. L'ho trovato pieno di ottimi spunti, a tratti molto più vicino all' heavy che al black. La "ballad" mi ha in qualche modo ricordato cose alla Metal Church o a qualche riminiscenza primi Savatage. Penso che se come penso questo è l'inizio di un'evoluzione, avremo delle grandi sorprese nel prossimo album. E poi non prendiamoci per il culo, nessuna delle black metal band "famose" fa più black metal, quando cerco quello ancora senza fronzoli e puro devo scavare nell'underground e la di cose ottime ce ne sono. Ma il metallaro medio deve sempre avere tutto ben catalogato....che tristezza.

Inserito il 30 ago 2013 alle 15:35

Rispetto tutte le opinioni ma, ragazzi, se critichiamo i Watain, gli unici che hanno provato a dire qualcosa di diverso in un genere immobile e ripetitivo come il black metal, allora siamo alla frutta!!! I veri eredi dei grandi Dissection.

Inserito il 28 ago 2013 alle 18:41

Siete troppo severi, il tempo darà ragione ai Watain! :P

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