Heretic - From the Vault... Tortured and Broken

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:116 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. HERETIC
  2. AND KINGDOMS FALL
  3. THE CIRCLE
  4. ENEMY WITHIN
  5. TIME RUNS SHORT
  6. PALE SHELTER
  7. SHIFTING FIRE
  8. LET ‘EM BLEED
  9. EVIL FOR EVIL
  10. THE SEARCH
  11. IMPULSE (BONUS TRACK FROM INITIAL RE-ISSUE)
  12. RIDING WITH THE ANGELS (LIVE 1986)
  13. PORTRAIT OF FAITH (LIVE 1986)
  14. LET THERE BE ROCK (LIVE 1986)
  15. RIDING WITH THE ANGELS
  16. BLOOD WILL TELL
  17. PORTRAIT OF FAITH
  18. WHITECHAPEL
  19. TORTURE KNOWS NO BOUNDARY
  20. IMPULSE (BONUS TRACK FROM "METAL MASSACRE VII")
  21. BLOOD WILL TELL (2012 VERSION)
  22. MASTER OF THE GAME (LIVE 1985 / PREV. UNRELEASED)
  23. EVIL FOR EVIL (LIVE 1985)
  24. BURN AWAY THE NIGHT (LIVE 1985 / PREV. UNRELEASED)
  25. ESCAPE (LIVE 1985 / PREV. UNRELEASED)
  26. TOO MUCH (LIVE 1985 / PREV. UNRELEASED)
  27. HERETIC (LIVE 1985 / DIFFERENT VERSION)
  28. BORN TO BE WILD (LIVE 1985)

Line up

Non disponibile

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Una cosa è certa, gli Heretic rientrano di diritto in quell’eletta schiera di metal band sfigate… Quelle band che per una serie di concomitanze non sono riuscite, all’epoca, a fare il grande salto e hanno passato una vita intera nelle retrovie, a rodersi il fegato per quello che avrebbero potuto essere e non sono mai state. Perché se è vero che prima di questo boxset da parte della Metal Blade Records non erano poi in molti a conoscerli, è altrettanto vero che questo è un vero peccato. Noti ai più quasi esclusivamente per aver avuto nelle proprie fila Mike Howe, meglio conosciuto per suoi trascorsi nei fenomenali Metal Church, bisogna ammettere come in realtà la loro proposta abbia ben poco da invidiare ai ben più conosciuti “cugini” guidati da Kurdt Vanderhoof. Certo, magari non sono proprio allo stesso livello, gli manca quel tocco geniale qua e là, ma le composizioni restano comunque di altissima qualità, e specchio fedele di quel power/thrash che tanto impazzava in America nella metà degli anni ’80. Parlavamo di boxset, quindi… ebbene sì, “From the vault... tortured and broken” racchiude, in 2CD, i primi due lavori, quelli pubblicati negli anni ’80, e cioè l’EP “Torture knows no boundary”, del 1986, e “Breaking point”, del 1988, più una serie notevole di brani live e versioni inedite, nonché un DVD con ben due live, registrati nel 1985 e nel 1986, e il video clip di “Let ‘em bleed”. Su quest’ultimo non posso pronunciarmi in quanto era assente nel pacchetto promozionale che ci è stato inviato. Rispetto alle ristampe, invece, devo dire che anche se generalmente sono contrario ai rimaneggiamenti, in questo caso la rimasterizzazione dei due lavori ha giovato non poco ai brani. Sicuramente il lavoro di maggior interesse è proprio “Breaking point”, neanche tanto per la presenza di Howe alla voce, quanto piuttosto per l’evidente superiorità compositiva. Dopo un EP di sicuro interesse ma che ci consegnava una band ancora leggermente acerba, con il successivo full length i nostri sono riusciti a mettere pienamente a regime le proprie capacità, regalandoci una manciata di brani in pieno stile US power, con qualche strizzatina thrash qua e là. Come per buona parte delle band di quel periodo, la differenza la fanno le chitarre, che oltre ad imbastire ottimi riff sciorinano degli assoli veramente degni di merito, dallo spiccatissimo gusto melodico, che danno quella marcia in più a brani che già di loro suonano bene. Come dicevo in apertura gli Heretic meritavano questa nuova vetrina, però devo anche sottolineare come la Metal Blade abbia in un certo senso sprecato un’occasione ghiotta per i fans della band. Il materiale bonus, infatti, è quasi tutto di pessima qualità. Le registrazioni live, infatti sono decisamente amatoriali, e quindi non aggiungono praticamente nulla a chi magari già possedeva qualche bootleg dell’epoca. Probabilmente un lavoro di ricerca più approfondito avrebbe potuto regalaci materiale davvero degno di nota, o più semplicemente sarebbe bastata una semplice ristampa di “Breaking point, con, in appendice, l’EP. Resta comunque il piacere di riascoltare, dopo tanti anni, una band dalle grandi capacità, che per motivi a noi ignoti non è riuscita a sfondare. Il gruppo si è riunito nel 2011… vedremo se riuscirà ad avere la chance che gli è stata negata trenta anni fa, anche se il disco pubblicato lo scorso anno, “A time of crisis”, non lascia tante speranze… Per ora, quindi, molto meglio godersi questa sontuosa ristampa…
Recensione a cura di Roberto Alfieri

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