Passati da The Execution Kollective alla
Memorial Records, i modenesi
Human Improvement Process rilasciano oggi il loro primo album ufficiale intitolato
"Deafening Dissonant Millennium". Stando al materiale promozionale, il gruppo dovrebbe essere artefice di un death metal imbastardito con l'hardcore, ovvero un deathcore dalle tinte moderne ma anche pregno di qualche infiltrazione djent e metalcore. Infatti, al di là degli inevitabili breakdown e riff scavezzacollo a tratti quasi Meshugghiani fanno capolino anche parti decisamente più melodiche con le chitarre bene in evidenza (ma fortunatamente senza che il growl di Stefano Sebastio si trsformi mai in clean vocals zuccherose) e sample elettronici dal mood moderno ed accattivante. Ed il tutto suona decisamente bene, dal momento che tutte le sfumature del sound degli HIP coesistono senza forzature ed aiutano a rendere le canzoni eterogenee, in perfetta simbiosi tra un estremismo certo non spinto al limite, melodia e un pizzico di modernità. "Deafening Dissonant Millennium" ha quindi tutte le carte in regola per incontrare il favore degli ascoltatori più vicini al genere e alle sue derive moderniste, pur non presentando chissà quali elementi innovativi. Nonostante questo, le qualità di questi ragazzi sono indiscutibili e la loro musica può certamente far acquisire loro nuovi fans.
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