Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:45 min.
Etichetta:Spinefarm Records

Tracklist

  1. POINT ZERO SOLUTION
  2. FACING THE ECHOES
  3. ESCALATION
  4. FLATLINE
  5. PASSION FOR INFINITY
  6. THE SEPARATION
  7. PARAMOUNT AUTHORITY
  8. BEYOND REASON
  9. DARK DREAM DAWN
  10. BACK TO CONSCIOUSNESS
  11. AUTHOR OF ARTS

Line up

  • Erik Jacobson: guitars
  • Olle Ekman: vocals
  • Janne Jaloma: drums
  • Sebastian Myrèn: guitars
  • Kammo Olayvar: bass

Voto medio utenti

Ammetto la mia ignoranza nell'approcciarmi alla musica dei Deals Death, combo svedese che mi era passato sotto il naso senza che potessi accorgermene. Non che debba scontare chissà quale penitenza per averli snobbati, comunque oggi recupero questa lacuna approfondendo la loro conoscenza e parlando del loro terzo capitolo Point Zero Solution che prende un pochino le distanze dal precedente Elite di soltanto un anno fa, album che era più spinto sul versante elettronico e meno definito come direzione.

La musica proposta dai Deals Death è fatta di canzoni che fanno convivere un animo vagamente black sinfonico e uno thrash, talvolta alternati da sprazzi di death melodico di svedese memoria, il tutto con l'aggiunta di tastiere dal suono molto moderno. A dire la verità le abbondanti tastiere hanno due principali suoni che vengono usati anche in contemporanea, ovvero quello evocativo "da tappeto" che vuole dare un alone di malvagità e avvolgere con una certa oscurità la musica e quello pulito/elettronico (a seconda delle situazioni) che dà, come detto, un'impronta moderna.
Diversi pezzi inoltre hanno uno stile che ricorda abbastanza certi Dimmu Borgir più thrashettosi, senza orchestra ma con le sole keys, questo è dovuto anche alla notevole somiglianza del cantato di Olle Ekman con quello di Shagrath, in altre situazioni invece i nomi di riferimento sono quelli di Susperia e vecchi In Flames.
A volte non si capisce bene da che parte stiano, proprio come la bella copertina dell'album, il disco è diviso e ha anime distinte. Ciò nonostante riescono a uscirne dei pezzi convincenti come Facing the Echoes, dove è più evidente l'affinità con Dimmu Borgir e Dark Tranquillity o altri capitoli come Passion For Infinity o The Seperation, mid tempo atmosferici molto ben costruiti. Su questo tipo di canzoni i Deals Death sono davvero forti anche perché riescono meglio ad integrare le tastiere nel songwriting.

L'abbinamento sonoro può forse stancare (anche perché un po' paraculo, senza una vera cattiveria che traspare), la struttura e l'andamento dei pezzi sono abbastanza simili, però va dato loro atto di non copiare pedissequamente la lezione di altri act venuti prima ma cercare invece di fare qualcosa di leggermente più personale. In questo modo ne esce un disco che scorre molto bene, a tratti anche intenso, che ti entra in testa e lascia la voglia di riascoltarlo. Non si può certo dire che sia qualcosa da tramandare ai posteri, però come "dischetto scacciapensieri" tra un album più cervellotico ed un altro più violento ci sta tutto.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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