Empire Of Rats è un nome relativamente nuovo all'interno della scena hardcore a stelle e strisce anche se i vari membri provengono da esperienze "importanti" come Palehorse, Under One Flag e Pitboss 2000 , e tutto ciò alla fine si sente perchè il quintetto mostra di avere le idee veramente chiare e di saper pestare di brutto. Premesso che sono un appassionato di hardcore come lo sono di heavy/power/prog, cioè cerco di ascoltare ciò che mi "suggeriscono" piuttosto che andare a scovare nuovi
gruppi, come in ambito estremo, devo dire che questo "consiglio" della redazione mi ha veramente soddisfatto. Undici bordate per venticinque minuti di musica brutale, diretta e incazzata come da tradizione. E' proprio tradizione il termine che più si adatta ai nostri, infatti il gruppo non esce mai dal selciato del già sentito ma lo fa con mestiere e passione e si capisce lontano un miglio che gli Empire Of Rats suonano col cuore e che non esiterebbero un secondo ad accettare di suonare nel più malfamato dei locali, in fondo quello che conta nel settore è darsi anima e corpo. Il sound della band è quanto di più violento e diretto ci si potrebbe aspettare dall'incrocio tra Terror e Hatebreed , in particolare di quest'ultimi riprendono una certa inclinazione verso il death metal che li rende ancora più pesanti e distruttivi. Tra i pezzi migliori si segnala certamente "Another Minute In Hell" , che è possibile ascoltare già da qualche giorno sul web, dove la band riesce a fondere perfettamente il proprio amore per hardcore-death e thrash (nei solos schizoidi) senza dimenticare un piccolo retaggio Panteriano che rende il pezzo ancora più pesante e burino. "Bottomless Pit" e "Society's Zero" sono invece dei pezzi hardcore in pieno stile Empire Of Rats, pesanti, cadenzati e schiacciasassi. Il tutto è perfettamente arricchito da una produzione potente, "grossa" e perfettamente calzante con il genere proprosto, quanto di meglio si potesse fare. Alcuni considerano l'hardcore un genere che da il meglio di se sulla cortissima distanza, diciamo il tempo di un singolo, personalmente ritengo che quando la passione la fa da padrone è difficile stancarsi ed è per questo che non ho nessuna difficoltà nel suggerirvi questo lavoro, non fosse altro per l'introduzione di "Rats Reign" "...America is not a
country it's just business..." disco dell'anno a prescindere...