Copertina 4,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Bakerteam Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTRO
  2. FALLEN ANGEL
  3. ENEMY OF YOURSELF
  4. SERENADE OF MEMORIES
  5. LOST IN FALLING
  6. SHATTERED
  7. MY ETERNAL LAND
  8. LEAVE IT BEHIND
  9. THIS IS THE END

Line up

  • Anna Király: vocals
  • István Biró: keyboards
  • László "Hümér" Szabó: guitars
  • László Ollós: bass
  • Kristóf Vízi: drums

Voto medio utenti

Debut album per questo quintetto ungherese a nome Sorronia (Sorronia, Tristania...fantasia portami via :D ) che trova l'interesse della nostrana Bakerteam Records per la pubblicazione di "Words Of Silence", un classico disco di symphonic metal con cantante femminile, al secolo Anna Király che col tastierista István Biró ha fondato la band nel 2011.

Dopo l'attenzione suscitata ad inizio anno dal video del brano "Enemy Of Yourself", che ritroviamo ovviamente anche nel disco, i Sorronia giungono alla firma del contratto, al che mi chiedo: davvero un brano così mediocre, accompagnato poi peraltro da un full length altrettanto mediocre, è sufficiente per la firma di un contratto discografico, conscio che comunque negli ultimi anni da parte delle label "ogni buco è trincea", ovvero con i magrissimi guadagni lasciati dalla pirateria selvaggia bisogna gettarsi più sulla quantità che sulla qualità.

Dispiace segare così ma i Sorronia sono un combo ancora profondamente immaturo e, presupponiamo, privo di qualsivoglia genialità, che non sa minimamente dove andare a parare, se direzionarsi sul symphonic più gretto e commerciale, o se viaggiare verso un gothic dark metal più oscuro, o ancora se girovagare sul neoclassico, che secondo chi vi scrive probabilmente è quello che gli riesce un po' meglio, senza comunque gridare minimamente al miracolo.

La voce di Anna senza emozionare più di tanto non è male ma sono i brani in sè e per sè ad essere continuamente scollegati, interrotti continuamente quando da inutili narrazioni parlate, quando da breaks pianistici, quando da aperture sinfoniche, insomma in tutta questa carne al fuoco si è perso decisamente di vista il concetto di "canzone", che non è una somma aritmetica di strofa + assolo + cantato + armonia, altrimenti al mondo saremmo potenzialmente tutti musicisti, a parte che ora con la moda del crowdfunding sembra che ci sia un diritto universalmente riconosciuto a pretendere di campare di musica...

Insomma, "Words Of Silence" è un album che non sta assolutamente in piedi e nel 2013 l'augurio è di non ascoltare mai più brani raffazzonati ed incompleti come "Serenade of Memories", vero inno alla banalità ed all'approssimazione.

Grande bagno di umiltà e tanto, tanto lavoro per questi ragazzi ungheresi, peraltro alla prova con un genere assai difficile da comporre e contro cui anche i grandi nomi spesso devono far fronte a flop clamorosi.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 nov 2013 alle 01:12

Sarà parente del grandissimo Gabor?

Inserito il 05 nov 2013 alle 01:09

ah, lo spacciano per ottimo? andiamo bene... dovrebbero sempre ricordarsi che un lettore, un utente normale, i dischi LI PAGA.

Inserito il 04 nov 2013 alle 17:56

e pensare che su alcune riviste online ho letto dei giudizi molto positivi sul conto di questo album....io rabbrividisco solo al pensiero che un disco così banale possa destare un certo interesse in chi ascolta abitualmente gothic o symphonic metal.

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