Il nuovo album dei portoghesi Filii Nigrantium Infernalium ci giunge a ben otto anni di distanza dal debut “Fellatrix Discordia Pantokrator” che pur non avendo fatto gridare al miracolo, ci aveva comunque proposto una formula abbastanza originale che tendeva a mischiare l’estremismo black con parti più melodiche e perfino rock oriented. Il nuovo “Pornokrates: Deo Gratias” nonostante il lungo intervallo di tempo trascorso, non si discosta molto da quanto fatto in precedenza, se non fosse per una vena leggermente più thrash che permea la maggior parte dei brani, senza per questo limitare la fantasia della band lusitana che ama veramente spaziare a 360° tra le proprie numerosissime influenze. Tra queste ce ne sono alcune che non avremmo mai immaginato come quella dei Queen Of The Stone Age ben udibile in “Seita” . Detto del piglio più marcatamente thrash, non si può non notare come si rischi il plagio slayerano in “Cadafalso” , tuttavia il punto di riferimento più indicativo per la band restano gli Absu degli ultimi albums, esempio lampante in “Rebanho de Lobos” . Come se non bastasse in tutto questo calderone di nomi ed influenze troviamo un pezzo come “Ecuménica Matança Por Jesus” dove non mancano riferimenti al movimento power-thrash di inizi anni ’80 con un riffing a la Overkill e linee vocali che ricordano i primi Helloween. L’album è certamente piacevole e scorre via liscio senza annoiare mai, ma è vero anche che l’attenzione è per lo più catturata da trovate estemporanee che dal valore globale della proposta. Un’ album che non può essere considerato un passo in avanti, ma più che altro come una discreta conferma di tutto quanto già offerto. Sinceramente credo che la dimensione ideale dei Filii Nigrantium Infernalium sia quella live dove il gruppo può lasciarsi guidare dal proprio istinto e sfogare tutte le proprie pulsioni , in attesa di poter sperimentare questa esperienza lusitana possiamo iniziare a farcene una discreta idea con questo “Pornokrates: Deo Gratias” .