Chi ha tempo non aspetti tempo: Il 2014 è ancora in fasce, eppure intendo già riservare un posto (presumibilmente di spicco) nella mia top ten di fine anno agli
Aenaon. Il gruppo ellenico, sconosciuto al grande pubblico ma già autore, nel 2011, di un esordio di alto lignaggio come
Cendres Et Sang, non si limita a confermare le buone impressioni suscitate finora, bensì compie un deciso passo verso la grandezza assoluta.
L’aspetto più rimarchevole di
Extance, a mio avviso, va rintracciato nell’impressionante equilibrio che i nostri sono riusciti a raggiungere: equilibrio tra violenza black e sofismi avant-garde, tra aggressione e finezza strumentale d’ispirazione jazz, tra concretezza e introspezione. Equilibrio che permette loro di sperimentare senza sacrificare l’anima metal, e di ricorrere ad arrangiamenti ricercatissimi senza scivolare nel pretenzioso.
In sostanza, proprio quello che
Das Seelenbrechen di
Ihsahn non è stato in grado di fare.
La bellissima intro per pianoforte e sassofono e, soprattutto, la fantasmagorica
Deathtrip Chronicles, alle mie orecchie, suonano come un guanto di sfida lanciato al (pur grande)
Vegard Sverre Tveitan. Le inflessioni progressive, fuse alla perfezione con dissonanze chitarristiche e cori d’immane solennità, immergono da subito in un feeling che, per paradosso, ci appare barbarico ed elegantissimo al tempo stesso. Una cascata di emozioni.
I successivi pezzi chiariscono ancor più che qui chitarra acustica, violoncello, contrabbasso e synth convivono senza forzatura alcuna con un genere che, salvo ognuno, estremo nasce ed estremo rimane.
Ci pensano canzoni come
Grau Diva o
Der Mϋde Tod a ricordarci che in
Extance non trovano accoglienza soltanto avanguardia musicale e raffinatezza: il primo ci spiazza con un bel riffone black’n’roll, rotondo e implacabile; il secondo ci assale con un attacco degno dei cari, vecchi
Shining, per poi metterci i brividi con un ritornello maestoso e, da ultimo, sfociare in un’inquietante fuga di sassofono dal sapor mediorientale (come diceva la
Nannini). Pezzo geniale, per di più impreziosito dall’interpretazione canora di
Sindre Nedland (dei magistrali
In Vain).
Ciò mi permette d’introdurre il tema delle ospitate, che spesso e volentieri trovo fini a se stesse. Con gli
Aenaon è tutto il contrario: agli special guest vengono confezionati abiti su misura, e fornito il giusto contesto per poter dimostrare tutto il talento di cui sono dotati.
In prima istanza, pare giusto glorificare la prestazione di
Haris alle tastiere: se conoscete gli strambi
Hail Spirit Noir, non faticherete a rintracciarne il gusto eccentrico. Il suo modo di arricchire le composizioni costituisce l’autentico valore aggiunto del platter.
Parimenti mirabile lo screaming di
Mirai Kawashima (proveniente dai sottovalutati
Sigh) su
The Land of No Water, uno dei momenti più tipicamente symphonic black (nonostante una folle porzione jazz/prog/country in coda).
Strepitoso, da ultimo, l’apporto vocale di
Tanya dei connazionali
Universe217 (per quel che mi riguarda una delle più belle sorprese del 2013), cui viene assegnata una perla di contaminazione sonora dal titolo
Funeral Blues, ideale punto d’incontro tra
Janis Joplin ed
Enslaved. Forzato? Niente affatto: sentire per credere.
Non che i greci necessitino di aiuti esterni per colpire nel segno:
A Treatise on the Madness of God (gran bell’assolo di chitarra) e
Closer to Scaffold, dal feeling apocalittico, impressionano forse meno di altre al primo ascolto, ma concedete loro tempo, e sapranno premiare la vostra pazienza.
Addirittura pazzesca la conclusiva
Palindrome: dodici minuti abbondanti di intuizioni melodiche, di strumenti che s’inseguono, di chiaroscuri emotivi… e di linee vocali prese gentilmente in prestito dagli
Arcturus.
Ma non è il caso di sottilizzare.
Anzi, rilancio scrivendo che
Extance non è solo il miglior modo per ingannare l’attesa in vista del ritorno discografico dei succitati Maestri: è addirittura un diretto concorrente e uno scomodo metro di paragone. Per la band di
ICS Vortex ed
Hellhammer sarà molto, molto dura far meglio.