Altro gruppo svedese e solite preoccupazioni prima dell'ascolto iniziale: saranno i soliti cloni di Marduk e Dark Funeral? No, non vedo nessun carrarmato della seconda guerra mondiale in copertina! Potrebbero appartenere allora al classico filone melodico di Goteborg... anche se la presentazione non sembra confermare neanche questa ipotesi! Permettetemi l'ennesima divagazione: i Maze Of Torment hanno il logo più brutto che abbia mai visto! Eheh! Le solite due croci rovesciate alla Mayhem e una texture di fattura alquanto scadente per un risultato altrettanto pessimo. Aggiungiamo la copertina alla "Sleepy Hollow" dei poveracci, e una foto ridicol-maligna con i quattro musicisti coperti dal buon vecchio succo di pomodoro e otterremo la summa del fallimento dei Maze Of Torment! Anche la musica conferma le mie tristi impressioni iniziali, anche se si tratta di un death metal piuttosto blando sorretto spesso da fraseggi chitarristici al limite del thrash. Il cantante Erik si esprime sempre con lo stesso tono per tutti i quaranta minuti, sfiorando spesso con i suoi urlacci l'hardcore. Non c'è niente di interessante in "The Unmarked Graves" se non la possibilità di sentire un pò di musica senza troppe pretese (in partenza ne ha, ma perde credibilità con il passare degli ascolti) per il gusto di divertirsi. Alla fine lo scopo della vita umana non è proprio quello di "passare il tempo"? Se guardiamo tutto in quest'ottica e dovessimo affidarci solo all'heavy metal potremmo anche ringraziare i nostri svedesoni... per fortuna esistono giochi di ruolo, videogames, libri e donne di facili costumi: tutti motivi per cui capiterà raramente di aver bisogno dei Maze Of Torment!
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