Nati dalle ceneri degli
Absurd Conflict, gli
Edain, quintetto della Repubblica Ceca, giungono al loro secondo album che, in meno di mezz'ora, ci offre un pregevole Heavy Metal dalle tinte progressive e dall'elevato tasso tecnico.
I sei brani che compongono
"Of Those Who Worship Fire" spaziano in ambiti che appartengono a gente come
Opeth,
Coroner,
Death,
Iron Maiden,
Symphony X,
Atheist riuscendo a tessere un puzzle sonoro efficace e sorprendente che non rinuncia alla melodia lineare da un lato, ed al gusto per il contorto dall'altro.
Sebbene, a volte, la chitarra ecceda in troppe "sbrodolate", gli
Edain non risultano mai stucchevoli e scrivono canzoni intelligenti che guardano ai modelli sopra citati ma restano, grande pregio, personali e ricchi di spunti interessanti come vaghi riferimenti alla fusion o al jazz in grado di fare da lodevole contraltare all'irruenza di altri momenti più prettamente "duri e "puri".
" Of Those Who Worship Fire" è, dunque, un dischetto di valore che ha l'unico difetto di durare troppo poco e che certamente sarà gradito ai più inclini alle sonorità progressive tra voi.
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