Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2013
Durata:45 min.
Etichetta:My Kingdom Music

Tracklist

  1. IT'S BEGINNING
  2. THE END OF THE WORLD
  3. SEEK IN THE ICE
  4. THE X EXPERIMENT
  5. ESCAPE
  6. MY DESTINY
  7. THE OTHERS
  8. FOLLOW YOUR STAR
  9. LAST SOLUTION

Line up

  • Max Aguzzi: vocals, guitars
  • Gae Amodio: bass
  • Giulio Cattivera: keyboards
  • Giuseppe De Paolo: guitars

Voto medio utenti

Quasi dieci anni prima di dare un seguito a "Time for Expiation".

Tanti... forse troppi, ma gli appassionati del Power Metal non se li sono certo scordati: riecco i Dragonhammer, che riassestatisi attorno al nucleo storico composto da Max Aguzzi e Gae Amodio con l'inserimento di Giulio Cattivera e Giuseppe De Paolo, finalmente pubblicano il loro terzo album grazie al supporto della My Kingdom Music.

A dispetto di quanto potrebbe far pensare il nome del gruppo, il loro nuovo album non è legato a quella Fantasy eroica che tante fortune ha fatto a molte delle formazioni che battono sentieri musicali simili, infatti, "The X Experiment" è un concept futuristico ambientato in una Terra post-nuclear-apocalittica.
Musicalmente non ci troviamo di fronte a dei cloni dei Rhapsody, ma a una realtà che pur partendo dal Power Metal sinfonico ha saputo spostarsi anche verso altri lidi, sino alle rive del Progressive e Hard Rock.

Certo, "The End of the World" rimanda ancora ai fasti del Power Made in Italy che spopolava sul finire degli anni '90, un brano che si fregia anche della presenza di Roberto Tiranti. Bisogna riconoscere che la vicinanza di Tiranti mette in evidenza qualche limite nella prova canora del comunque valido Max Aguzzi, e lo stesso avviene quando per la vivace "My Destiny" dietro il microfono fa capolino Titta Tani.
Per la verità sull'album troviamo anche altri due ospiti, David Folchitto che vi ha suonato la batteria, e il chitarrista Francesco Fareri che piazza un assolo sulla già citata "My Destiny".

Se la titletrack e la ballad "Follow Your Star" non riescono a convincere del tutto, con "Seek in the Ice" si cominciano ad apprezzare gli sforzi per rendere personale il songwriting, che si fanno più evidenti nel suo passo spiccatamente Prog, con una bella prova di Giulio Cattivera alle tastiere, e soprattutto nella conclusiva "Last Solution", una canzone che (al di là del refrain in debito con i Gamma Ray) sembra scavare e guardare contemporaneamente al passato, nel presente e (si spera) nel futuro dei Dragonhammer.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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