Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:51 min.
Etichetta:Sonic-X
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. STABILITY
  2. ROMAD
  3. DEORGANIZED DREAMS
  4. INFERNAL DESIRE
  5. DECADENCE
  6. DETACHMENT
  7. POISONED SPECIES
  8. MINDSHADOW (V2)
  9. CARVED IN SAND
  10. VOICES

Line up

  • Chuck: vocals
  • Hendrik: guitars
  • Simon: keyboards

Voto medio utenti

I November Process sono nati nel 1999 a Francoforte, e da allora hanno pubblicato alcuni singoli che sono stati accolti molto bene dai frequentatori dei numerosissimi club alternativi tedeschi. Un paio di quei singoli fanno ovviamente parte dell'album di debutto della band, un lavoro che si muove all'interno dei vastissimi territori dell'electro moderna e che in alcuni casi va anche oltre, proponendo accostamenti (a dire il vero piuttosto inusuali) con il rock... In realtà questi ultimi sono episodi abbastanza isolati, e forse è un peccato che sia così perché l'esperimento tentato dal gruppo è decisamente ben riuscito e ha prodotto risultati molto positivi! Come dicevo la caratteristica comune a tutti i brani di "Newspeak" è quella di essere ricchi di sfumature e di accostare stili diversi. Tanto per fare un esempio potrei citare "Mindshadow (v2)" (che tra l'altro è proprio una delle canzoni di cui parlavo all'inizio...): essa ha un'impronta marcatamente future pop, ma include anche alcuni riferimenti a sonorità harsh electro (che fanno venire in mente band come Suicide Commando e Hocico). C'è poi il caso di "Infernal desire", un pezzo nel quale viene proposto un incrocio tra rhythmic noise e EBM, ma forse gli episodi più interessanti sono quelli rappresentati dalla conclusiva "Voices" e da "Romad". La prima è una track veramente molto bella che sembra voler rivisitare in chiave moderna il "vecchio" synth-pop e la new wave anni ottanta, mentre la seconda è un mix tra elettronica e rock, con tanto di coretti che ricordano addirittura i Black Rebel Motorcycle Club (strano a dirsi, eppure è proprio così!!). In entrambi i casi si tratta di ottime composizioni, ma nel complesso tutto il disco si attesta su livelli piuttosto alti, anche perché riesce a differenziarsi notevolmente dalla marea di cd similari che escono tutti i mesi. Tra l'altro la maggior parte dei brani contenuti in questo album sono dei potenziali "riempipista", per cui immagino che esso non farà gola solo a chi apprezza i generi musicali nominati finora, ma anche a tutti quei dj's sempre in cerca di prodotti di qualità da proporre durante le loro serate.
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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