Wombbath - Internal Caustic Torments (reissue)

Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2013
Durata:75 min.
Etichetta:Pulverised Records

Tracklist

  1. PREVENT ANEMIA
  2. INTESTINAL BLEEDING
  3. A SILENT AS THE GRAVE
  4. CORPORAL PUNISHMENT
  5. PERFORMED IN DEPTH
  6. CONCEAL INTERIOR TORMENTS
  7. BEYOND THE GLOOMY
  8. ABANDON
  9. SEVERAL SHAPES
  10. BEYOND THE GLOOMY
  11. BRUTAL MIGHTS
  12. TALES FROM THE DARKSIDE
  13. UNHOLY MADNESS
  14. INTRO
  15. SEVERAL SHAPES
  16. CORPORAL PUNISHMENT
  17. BEYOND THE GLOOMY (UNRELEASED TRACK)
  18. 20:13 SILENCE UNVEILED

Line up

  • Tomas Lindfors: vocals
  • Tobbe Holmgren: guitars
  • Håkan Stuvemark: guitars (lead)
  • Richard Lagberg: bass
  • Roger Enstedt: drums

Voto medio utenti

Dopo la ristampa di "Nesphite" dei finlandesi Demilich da parte della Xtreem Music, tocca alla sempre ottima Pulverised Records immettere sul mercato la ristampa di un altro gioiellino di culto del death metal: mi riferisco ovviamente a "Internal Caustic Torments", unica testimonianza discografica degli svedesi Wombbath originariamente uscita nel 1993. Nonostante la provenienza geografica del combo, questo disco poco ha da spartire con lo swedish death metal che ha reso celebri Entombed, Dismember e Grave, dal momento che i Wombbath propongono dei pezzi decisamente più complessi, ricchi di cambi di tempo e di riff decisamente più ricercati e strutturati, mantenendo però inalterata la furia primigenia del genere. Questo rende brani come l'opener "Prevent Anemia", "Intestinal Bleeding", "Performed In Depth" o "Conceal Interior Torments" dei piccolo gioielli, purtroppo poco noti ai più, ma che a distanza di 20 anni dall'uscita non cessano di entusiasmare ed esaltare. A rendere questa ristampa ancor più succulenta, la Pulverised ha ben pensato di inserire come bonus il demo "Brutal Mights" del 1992 ed il 7'' "Several Shapes", sempre del medesimo anno, due chicce che gli appassionati non si faranno sfuggire.
Questa ristampa di "Internal Caustic Torments" è quindi manna che cade dal cielo per i death metallers più incalliti, che finalmente potranno fare mostra di questo piccolo gioiello dimenticato all'interno della loro collezione di dischi.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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