Da seduti: inalate l'aria che solletica la Terra, lasciate che il mento collassi un po'.
Leggete con un occhio alla volta.
Nella bolla di ultrastimoli globale, ciascun "IO" é sottoposto. Questi 44 minuti ci chiedono di appuntarci e ritrovarci in gusti semplici, profondi.
Nessun eccesso.
Benattie epidermiche prendono il posto di funghi da scrivania e le ascelle sembrano di nuovo sacre sculture amigdaliane.
La testa sta retta sui vettori vertebrali.
Il cuore irradia un campo magnetico che fonde i felini casalinghi e scioglie le fatiche quotidiane. La linfa trionfa. I sudori trattengono i feromoni come il maniscalco i suoi tools.
Però, il tuono del suono deflagra anzitempo giù, in distretti inconsci troppo infiammati per attivare estasi.
Ma le scelte più tronfie sono corticali... E mi torna in mente la lunga e smorfiosa lingua di Peavy Wagner! (Eccolo che appare da sotto l'orizzonte suonando Ghost, con l'essenziale, senza borchie, senza Set(h) da bilico, deserticaMente)
La lingua, mistura tra pronunce, Peavy, etc si gonfia come a limonar quel Tot(h) da farci perdere la corriera per casa dei nonni
Sono felice che alcuni riscoprano abiti pineali zeppi di peptidi magici
Alcalinità torna a Noi...
P.S. Chi soppesi, chi ostenti avanguardie, chi cerca troppo perchè non osa trovare si astenga da "Universe"
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